Figc, Malagò "reggente" della Federcalcio

Figc, Malagò "reggente" della Federcalcio

di Emiliano Bernardini
Giovanni Malagò esce trionfatore nella buia notte del calcio italiano. Il numero uno del Coni si è visto consegnare il pallone tra le mani. Ora ha 48 ore di tempo per convocare una giunta straordinaria (dopodomani alle ore 15) e annunciare il commissariamento. Saranno nominati anche due sub commissari. Il capo dello sport italiano di fatto dovrebbe accompagnare la Figc alle prossime elezioni tra 90 giorni. Ma la sensazione è che il tutto possa durare molto di più. Si parla di un anno, qualcuno lo allunga fino al 2020.

Malagò non può lasciarsi sfuggire l'occasione di avviare quelle riforme che da tempo chiede al calcio italiano. Sabato scorso aveva chiamato i tre candidati alle loro responsabilità chiedendo di fare tutti un passo indietro e rinviando di fatto le elezioni. Gravina, Sibilia e Tommasi non hanno voluto spostarsi dalle loro posizioni. E chissà che dietro questo atteggiamento non sia stata in qualche modo la regia del Coni. A ripensarci è sibillina la frase sulle schede bianche sussurrata proprio tra le mura amiche del Circolo Canottieri Aniene. Sibilia non ha mai nascosto la sua amicizia con Malagò così come è noto il feeling con il presidente dei calciatori.

Malagò ora deve solo spingere la palla in rete. Chissà cosa avrà pensato al momento della telefonata del presidente dei dilettanti. Il suo gioco ha avuto la meglio anche senza grandi sforzi. Da adesso si aprirà una grande opportunità di riforma del calcio auspicata più e più volte dal ministro dello Sport Luca Lotti. A cominciare da quella fondamentale dello statuto. Necessaria per governare in futuro. Tra i primi provvedimenti ci sarà anche quello di rinnovare il commissariamento la Lega di A. Non sarà Carlo Tavecchio, da Milano si fa il nome di Paolo Nicoletti subcommissario e molto stimato da Lotti. Anche questo non è un caso.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Gennaio 2018, 12:46

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