Figc, Damiano Tommasi si candida: "Servono riforme vere per salvare il nostro calcio"
«La volontà di essere parte attiva del cambiamento viene da un percorso fatto negli ultimi anni che mi spinge a mettermi a disposizione per un progetto che sia il più possibile di condivisione» - ha dichiarato Tommasi - «Oggi i calciatori vogliono essere quelli che uniscono e la Figc ha bisogno di unità di intenti. Compito istituzionale è quello di dare una risposta seria, concreta e sufficientemente lungimirante a Italia-Svezia... altrimenti avremmo perso due volte». La candidatura è stata ufficializzata in un incontro a tre con Cosimo Sibilia, presidente della Lega Dilettanti, e Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, anche loro accreditati di una possibile candidatura.
I due possibili sfidanti, tuttavia, hanno dichiarato di non considerare quella di Tommasi una candidatura forte. Gabriele Gravina, ad esempio, ha spiegato: «Chiederò alla mia Lega di candidarmi alla presidenza della Figc. Trovo contraddittorio che Tommasi evochi un largo consenso e poi dica di volerlo cercare: o quel consenso ce l'hai già, oppure c'è un interesse personale o di parte. Si era parlato di un metodo innovativo, un'ampia piattaforma programmatica: ma Tommasi si è presentato senza nulla di tutto ciò e ha annunciato una candidatura nel nome dell'unità». Anche Cosimo Sibilia, numero uno della LND, si è detto scettico sulla candidatura dell'ex calciatore: «La Lega Dilettanti rappresenta il 34% e si farà rispettare. Io sono perché si approfondisca il tutto e che si arrivi a una candidatura di largo consenso e attualmente su Tommasi non vedo questa condizione».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Gennaio 2018, 20:20
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