All'Allianz Stadium domenica alle 20.45 si incrociano Juventus e Inter per una sfida che può diventare cruciale per il campionato. Il doppio ex Pierino Fanna, in bianconero dal 1977 al 1982 e in nerazzurro dal 1985 al 1989 di match di questo livello.
Cosa si attende da Juve-Inter, dopo una pausa così lunga e dopo il momento negativo passato dal calcio italiano con l'Italia di Mancini?
«Un mese fa non sembrava possibile e invece con una serie di risultati importanti la Juve oggi può sperare non solo per il quarto posto. I bianconeri sono in crescita, hanno ritrovato grandi motivazioni. L'Inter invece vuole giocarsi le ultime speranze scudetto. Per me è una partita apertissima».
Si aspettava un calo così evidente dell'Inter?
«La davo per favorita ma di scontato non c'è nulla. Ha perso quello smalto e la fiducia che l'hanno trascinata all'inizio. Ci sono stati troppi passi falsi».
Può influire il fatto che Inzaghi è ancora poco avvezzo a obiettivi così importanti?
«Non credo. I campionati si vincono prendendo meno gol e Conte lo scorso anno è stato bravo a spostare il baricentro nel momento chiave.
Alla Juve cosa servirà per tornare grande anche in Europa?
«La Juve sta cambiando pelle, come hanno fatto big europee come Barcellona e Real, puntando sui giovani. Dietro i due centrali Chiellini e Bonucci saranno da sostituire, poi manca personalità in mezzo al campo. Ci vorrà del tempo per tornare davvero in alto».
Per ora davanti Milan e Napoli. Cosa la convince di più di entrambe?
«Del Milan mi piace il fatto che Pioli ha dato gioco e fiducia a tanti giovani di prospettiva. Spalletti è un marpione, ma ha sfruttato un grande attaccante come Osimhen. Lui può davvero fare la differenza, così come la voglia di Insigne di lasciare un segno prima di andarsene».
Lotta per l'Europa League: chi vede favorita?
«Chi dà più garanzie è l'Atalanta, che ormai è una grande e non più una provinciale, ma tutto può ancora accadere».
Ultimo aggiornamento: Sabato 2 Aprile 2022, 11:29
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