Ezio Luzzi: «Quella volta che giocavo tra i pali e non presi una valanga di gol grazie a Pizzaballa»

Ezio Luzzi: «Quella volta che giocavo tra i pali e non presi una valanga di gol grazie a Pizzaballa»

di Mario Fabbroni
Ezio Luzzi, storica voce dei radiocronisti di “Tutto il calcio, minuto per minuto”: che ricordi ha di un personaggio altrettanto mitico come Pizzaballa? 
«Splendidi. Intanto auguri per i suoi 80 anni: un traguardo importante per ogni uomo, non solo per un ex calciatore». 

Ma avrà sicuramente qualche aneddoto da raccontare...
«Come no. Ho avuto addirittura l’onore di essere “telecomandato” da Pizzaballa».

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In che senso? 
«Giocavo in porta, durante la finale del torneo dei giornalisti che si teneva a Roma. Pizzaballa si mise dietro la mia porta e non ha smesso un minuto di dare i consigli giusti». 

Come finì la partita?
«Beh, con un Pizzaballa che mi suggeriva cosa fare, non potevo che condurre la mia squadra alla vittoria...». 

Il vero Pizzaballa com’era tra i pali? 
«A me piaceva. Lo trovavo forte soprattutto nelle uscite». 

Però per la maggior parte dei tifosi italiani di calcio era soprattutto una figurina. Anzi, divenne famoso perché introvabile. 
«Quella del Pizzaballa che non faceva completare gli album di figurine Panini è stata una trovata geniale. Un giocatore non notissimo che diventa super famoso in Italia per la sua figurina, Praticamente tutti gli davano la caccia». 

Veniva preso in giro?
«La goliardia era una caratteristica fondamentale del calcio di quegli anni. Senza social e pay tv, per un calciatore i riscontri si avevano solo alla lettura delle formazioni: qualcuno “diceva” che Pizzaballa era come la sua figurina, non esisteva...». 

Invece? 
«Invece giocò tanto e bene, soprattutto nella Roma. Mancava solo nelle figurine».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Settembre 2019, 19:41

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