Denunciato da un uomo che voleva rubargli l'auto, perché reagendo al tentato furto lo avrebbe inseguito e picchiato. Per questo il 28enne attaccante della Roma Stephan El Shaarawy è stato sentito questo pomeriggio dal pm Carlo Villani, titolare del fascicolo aperto a piazzale Clodio per lesioni, in seguito a quanto raccontato dall'uomo, un cileno, che aveva provato a rubargli la Lamborghini il 12 febbraio scorso.
Il cileno, condannato a un anno e sei mesi di reclusione per il tentato furto dell'auto del 'Faraone', secondo la sua versione dei fatti, prima di essere fermato dagli agenti, sarebbe stato inseguito e picchiato dal calciatore della Roma, che era da poco tornato nella capitale dopo la parentesi sportiva in Cina.
Il giocatore, accompagnato dal suo difensore, l'avvocato Gianluca Tognozzi, è arrivato in procura intorno alle 15.30 ed è stato interrogato dal pm per circa un'ora. Nel corso dell'atto istruttorio, a quanto si apprende, El Shaarawy ha respinto ogni accusa. «L'iscrizione nel registro degli indagati così come l'interrogatorio sono atti dovuti - ha spiegato il penalista Tognozzi - il mio assistito ha chiarito nei dettagli la vicenda spiegando la sua completa estraneità ai fatti. In attesa delle determinazioni del pm siamo fiduciosi di uscirne in tempi rapidi».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Luglio 2021, 22:49
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