Il commovente discorso del mister ai Pulcini
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Il commovente discorso del mister ai Pulcini prima di affrontare la squadra materasso

di Enrico Chillè
Se il calcio italiano non riesce a rinnovarsi e vede nuove realtà emergere prepotentemente a livello internazionale, non è solo perché non si vedono i nuovi Nesta o i nuovi Baggio.

Agli Europei in Francia affronteremo il temibile Belgio, che ci ha già battuto in amichevole un mese fa. Il percorso di crescita, a partire dagli investimenti nei settori giovanili, ricorda quello di una delle nuove 'regine' del calcio mondiale: la Spagna, che da talentuosa ma evanescente outsider è diventata, decenni dopo, una vera e propria potenza. La superiorità spagnola rispetto a noi è tecnica, ma non solo. Fabio Caressa, direttore di SkySport24, un anno fa parlava degli scarsi investimenti nei settori giovanili italiani, soprattutto per quanto riguarda la qualità degli educatori dei bambini che si avvicinano al calcio.





In Spagna, invece, con i bambini fino ai 10 anni si lavora molto di più sulla tecnica di base e la qualità degli allenatori è superiore anche soprattutto dal punto di vista etico. Un esempio chiaro è quello di Aitor Cebrián Montiel, 21enne allenatore del CF Ayelo (Comunità Valenciana) che ha iniziato a fare l'allenatore da poco e al livello più basso del calcio giovanile spagnolo. La categoria Benjamin, infatti, corrisponde ai nostri Pulcini, e nonostante il livello tecnico sia ovviamente basso, quello morale talvolta è straordinario.





Nel campionato in cui si trova anche il CF Ayelo l'età dei giovani calciatori varia tra i 7 e i 9 anni. Il CD Contestano partecipa con una rosa di ragazzini molto piccoli, tutti di sette anni e alla prima stagione in questo campionato, e la differenza di età pesa a livello fisico e non solo. Non sorprende, quindi, che il Contestano sia la squadra materasso del torneo, e prima di affrontarla Aitor si è rivolto così ai suoi ragazzini: «Li ho appena visti, sono più piccoli di voi e non dovrebbero competere con voi in questo campionato. Prendono goleade ogni settimana e vorrei che vi metteste al loro posto. Non voglio che festeggiate alcun gol, non pressateli troppo e lasciate che giochino un po' e si possano divertire col calcio. Li dobbiamo rispettare».

Per questo motivo, la Federcalcio regionale della Comunità Valenciana (FFCV) ha deciso di scrivere una lettera di encomio a mister Aitor, come riportato dallo stesso ente calcistico locale.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Dicembre 2015, 15:05

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