Tutti si aspettano Vlahovic e invece è l’autorete di Venuti a regalare alla Juventus la vittoria nella semifinale di andata al Franchi, nel segno del “corto muso” più assoluto. Perché la Juve si arrocca, si spinge raramente oltre la trequarti viola ma alla fine trova la zampata che rischia di ipotecare la finale di Coppa Italia, con un cross del subentrato Cuadrado che carambola su Venuti e finisce in porta. Il calcio non perdona, ma non regala nulla: doveva essere la serata di Vlahovic ma il serbo non lascia il segno, mentre intorno a lui si sprecano appelli, proclami, striscioni danteschi (“Non vo’ che più favelle malvagio traditor; ch’a la tua onta io porterò di te vere novelle”), fischi e fischietti (10 mila distribuiti prima della partita per bersagliarlo nei 90 minuti).
Milan-Inter, le pagelle: brilla il solito Leao (6.5), Skriniar (6.5) è un muro
Purtroppo anche cori razzisti di una minoranza: “Sei uno zingaro”. Dusan finisce inghiottito dalla coppia Milenkovic - Igor e innescato poco e male dalla manovra juventina fiaccata dalle assenze, ma alla fine Allegri centro l’obiettivo e torna a Torino con un 1-0 d’oro: un tiro in porta un (auto) gol, massima resa con il minimo sforzo per una Juve stanca e fiaccata dalle 9 assenze, più Bonucci a mezzo servizio.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Marzo 2022, 10:25
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