Milan, Ibra vola in Svezia: a Pioli non resta che Leao

Milan, Ibra vola in Svezia: a Pioli non resta che Leao

di Luca Uccello
Zlatan Ibrahimovic è tornato a Stoccolma, nella sua Svezia, una settimana, il tempo di restare un po’ con la sua famiglia, riposarsi. Poi sarà nuovamente a Milano. Tra meno di dieci giorni dovrà effettuare un secondo esame strumentale per capire se la lesione al polpaccio destro è in fase di miglioramento. Ibra salterà sicuramente l’esordio, previsto per il 21 giugno. Salterà quasi sicuramente anche la gara del 28. Potrebbe rientrare per la prima domenica di luglio. Un’assenza pesante, si sa, per il Milan. Senza Zlatan la squadra di Stefano Pioli era incapace di lottare per l’Europa. Ora il rischio di ripetersi c’è. Per questo bisogna studiare il Piano B. 
Un piano che a dire il vero è anche l’unico realmente a disposizione del tecnico rossonero che non ha una vera punta centrale a disposizione. Non lo è Ante Rebic che quest’anno ci ha giocato una sola volta, lo scorso 2 febbraio contro il Verona, con Rafael Leao al suo fianco. Ibra non c’era, c’era il derby la settimana dopo e il polpaccio dava già un po’ di fastidio. Non resta che riprovare insomma Rafael Leao. Con Giampaolo, il portoghese ha fatto la prima punta nell’ultima mezz’ora, con gol, contro la Fiorentina. L’esperimento si ripete a Genova, nella ripresa al posto di Piatek. Poi arriva Pioli che che mette da parte il polacco per far spazio al centro dell’attacco a Leao. 
Con il Lecce gioca 67’, con la Roma la gara intera. Non segna, non convince. Si rivede in campo da prima punta a Bergamo. Meglio dimenticare prestazione e risultato. Poi arriva Ibra e Leao gioca con lo svedese tre gare da prima punta. La prima l’11 gennaio a Cagliari dove vince il Milan, dove segnano sia lo svedese che il portoghese. Si va avanti così anche con l’Udinese sette giorni dopo e a Brescia , ove però a risolverla è Rebic. Ora tocca nuovamente a lui. Sarà pronto?

Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Maggio 2020, 07:00

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