De Sisti, oggi è possibile rivedere una Fiorentina vincere il campionato?
«Quella squadra nacque dalla cosiddetta “Fiorentina ye ye”, fatta di giovani talentuosi ai quali vennero aggiunti Maraschi, Amarildo e il sottoscritto. I viola vennero a prendermi dalla Roma perché Pesaola mi volle per completare il progetto. Io non volevo lasciare i giallorossi, ma il club aveva bisogno di vendere. Difficile fare paragoni fra epoche diverse, ma mi sembra un’annata irripetibile».
Ormai sembra vincere solo chi ha più soldi, come la Juventus che si è potuta permettere Cristiano Ronaldo.
«Ronaldo è arrivato quest’anno, la Juventus vince da sette anni e ha pure sfiorato la Champions. No, non è solo la maggiore disponibilità economica a fare la differenza».
Come giudica le diavolerie moderne come il Var?
«Un male necessario. Ma va ottimizzato perché non si capisce come mai a volte gli arbitri lo vannoa vedere e a volte no. Però ci sono benefici innegabili».
Quali?
«Beh, non si tratta di Var, ma la Goal Line Technology è preziosissima. Basta ricordare i recenti non-gol di Roma-Sassuolo e di Manchester City-Liverpool: a occhio nudo sembravano gol».
«Certo. Con “la pipa in bocca” come si dice a Roma. Il gol di Graziani a Cagliari all’ultima giornata non sarebbe stato annullato».
Cosa accadde?
«Noi a Cagliari e Juve a Catanzaro, appaiati a 44 punti. Loro vinsero con un rigore di Brady, noi facemmo 0-0 per quel gol annullato. Ma il portiere Corti subì una carica provocata dal suo difensore Lamagni. Me lo confessò lo stesso Lamagni anni dopo: “mister spinsi io Bertoni su Corti”».
Era l’anno, il 1982, del trionfo azzurro in Spagna. Mancini riuscirà a risollevare la nazionale come riuscì a voi dopo la Corea del ‘66?
«Ai miei tempi c’era pronta una generazione di grandi talenti: Rivera, Riva, Mazzola eccetera. Oggi Mancini ha qualche veterano come Chiellini, un po’ di ragazzi a metà strada come Immobile e Insigne e qualche giovane di belle speranze».
Come Zaniolo che qualcuno paragona a Totti?
«Mi sembra un accostamento da maleducati (ride, ndr). Zaniolo va lasciato crescere, anche se quello che sta facendo è molto interessante. Bravo Di Francesco ad avere avuto il coraggio di lanciarlo».
Chissà se la Roma ci costruirà intorno una squadra da scudetto, come la sua Fiorentina del ‘69, o se cederà a una super offerta...
«Chi lo sa. I soldi oggi sono importanti. Non è forse per il denaro che la Supercoppa Juve-Milan si gioca in Arabia Saudita?».
Già, sono proprio altri tempi.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Gennaio 2019, 09:18
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