Fiorentina-Milan, emozione per Davide Astori: al 13° minuto tutto lo stadio applaude in suo onore

Sono passati ben 1.825 giorni da quella mattina di Udine, ma Firenze e il calcio italiano non hanno dimenticato Davide Astori

Fiorentina-Milan, emozione per Davide Astori: al 13° minuto tutto lo stadio applaude in suo onore

di Niccolò Dainelli

Sono passati 5 anni dalla morte di Davide Astori. Ma il calcio italiano non ha dimenticato il capitano della Fiorentina scomparso da solo nella sua camera d'albergo, alla vigilia della partita con l'Udinese. E per uno strano gioco del destino (da brividi) 5 anni dopo la sua ultima squadra scende in campo, nel suo ultimo stadio, contro il Milan di Stefano Pioli, suo ultimo allenatore. Una partita che non può essere come le altre e al 13esimo minuto il ricordo del pubblico ha emozionato tutti. 

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5 anni senza Astori

 


Ore 23.34 del 3 marzo 2018: Davide Astori ha appena lasciato la camera di Sportiello, dopo aver giocato con lui alla PlayStation. Entra nella stanza numero 704, al primo piano, è sovrappensiero. E si accorge di aver dimenticato le scarpe nella stanza del compagno di squadra. Così scrive su WhatsApp all’amico e portiere viola: «Domani passo a prenderle». È quasi mezzanotte e Davide si addormenta, in vista della partita di Serie A del giorno dopo. Si addormenta e non si sveglierà più. Il «Là Di Moret» è un albergo 4 stelle di Udine. Astori dorme in una singola. È il capitano della sua squadra, il punto di riferimento, quello che spiega Firenze e la Fiorentina ai nuovi arrivati.
Uno puntuale. Nei ritiri il primo a scendere per colazioni, pranzi o riunioni tecniche, Davide deve dare il buon esempio. Ma sono alle 9:30 del 4 marzo, Pioli non lo vede, comincia a preoccuparsi. Non è da lui essere in ritardo. Uno dei massaggiatori sale al piano, fuori dalla sua camera, lo chiama, nessuna risposta. Un addetto dell’albergo apre la porta col passepartout. Davanti a loro una scena terribile: Davide è morto. Da quel momento, il nome di Davide Astori sarà scritto in modo indelebile nella storia della Fiorentina, capitano viola per sempre. Quel giorno, tutte le partite della Serie A e i posticipi di B e C furono rinviati in segno di lutto e di rispetto per il capitano della Fiorentina, che indossava la maglia numero 13, a sua volta portata in campo da Alessandro Nesta, di cui Astori ammirava le gesta sportive.

Davide Astori, 174 presenze in campo, lasciava la compagna Francesca e la figlia Vittoria, che all'epoca aveva solamente due anni.

5 anni dopo

Sono passati ben 1.825 giorni da quella mattina di Udine, eppure a Firenze in ogni singola partita al 13esimo minuto l'applauso del Franchi e il ricordo dell'eterno capitano viola non è mai mancato. E nel giorno di una ricorrenza così importante, per i tifosi e per tutti gli amanti del calcio, non poteva essere diversamente. In 5 anni sono cambiate molte cose, ma non l'affetto nei confronti di Davide Astori. Le immagini di una piazza Santa Croce gremita di tifosi per l'ultimo saluto sono ancora negli occhi degli oltre 41mila tifosi presenti questa sera all'Artemio Franchi e, al 13esimo minuto, un applauso scrosciante ha avvolto il campo. La partita si interrompe: per un minuto non ci sono rivalità o tensioni. Per un minuto tutti applaudono, presi dalle emozioni. Anche i calciatori si fanno trasportare dall'applauso e anche loro ricordano Astori. Le immagini indugiano su Pioli che con gli occhi lucidi avrà sicuramente rivissuto quella maledetta mattina di Udine, prima di tornare a pensare alla partita.


Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Marzo 2023, 21:31

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