Lazio, Dario Marcolin ci crede: «Inzaghi come Eriksson e questa squadra può fare tutto»

Lazio, la versione di Dario Marcolin. «Inzaghi come Eriksson e questa squadra può fare tutto»

di Enrico Sarzanini
Sette stagioni in biancoceleste, Dario Marcolin ha vissuto in pieno la Lazio di Cragnotti collezionando uno scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, una Supercoppa Europea ed una Coppa delle Coppe. 

Marcolin, la squadra biancoceleste è sempre più lanciata in testa alla classifica. Se lo aspettava?
«La Lazio non è più un caso ed ha qualcosa in più rispetto agli avversari. Nessuno ha fatto 21 risultati utili consecutivi con 17 vittorie. Mi ricorda molto la Juventus di Conte che sapeva fare tutto: attaccare, difendere e gestire i momenti più difficili. Quando andava in vantaggio sapeva come portare a casa i tre punti. Il gioco delle coppie di Simone Inzaghi sta facendo la differenza e la panchina è diventata un’arma in più: Marusic-Lazzari, Caicedo-Correa, Jony-Lulic, Luiz Felipe-Patric». 

Questi i pro, ma quali sono i contro?
«La bravura degli avversari. La Juve è più abituata a vincere ed ha uno dei due giocatori più forti al mondo come Ronaldo». 

Simone Inzaghi dopo la vittoria sul Bologna ha detto che questa Lazio gli ricorda quella del Duemila.
«Ha ragione da vendere: noi a 10 giornate dalla fine recuperammo 10 punti dalla Juventus e questa squadra se possibile sta facendo ancora meglio. I cavalli si vedono alla fine ma non ci sono stati clamorosi scivoloni come invece accadde a noi quell’anno. Questa squadra una convinzione unica. La Lazio del 2000 era costruita per vincere lo scudetto, oggi grazie all’allenatore e alla società ha fatto rendere al massimo tutti i giocatori». 

Chi potrebbe essere fondamentale per vincere lo scudetto?
«Luis Alberto. La Lazio non può prescindere da lui che è insostituibile, un valore aggiunto. Senza dimenticare Correa che, dopo due mesi di stop, con la sua freschezza può essere decisivo come lo è stato l’anno scorso». 

Questa squadra può aprire un ciclo?
«Per farlo devi mantenere i giocatori che hai e in questo senso la qualificazione in Champions ti può aiutare. Poi servono tante vittorie importanti e mantenere i top player rinforzando la rosa con un paio di giocatori». 

Sono in molti a paragonare Inzaghi ad Eriksson.
«Per assurdo Inzaghi è meglio perché tatticamente ha fatto cose diverse e lavora di più rispetto alla nostra Lazio. Caratterialmente però si somigliano molto: Simone lo vedo tranquillo anche quando vince la partita così come lo era Eriksson che a tratti era addirittura glaciale».

Che idea si è fatto delle gare rinviate per il Coronavirus?
«Io per primo che lavoro a Dazn sto subendo questa situazione perché non sappiamo ancora che cosa dobbiamo fare. Io credo che si debba velocemente tornare in campo anche a porte chiuse tanto ci sono le tv per vedere le gare. Facciamo passare due settimane poi tornerà tutto normale».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Marzo 2020, 10:25

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