Costacurta: «Mancini ct dell'Italia è stata la mia idea più bella»

Costacurta: «Mancini ct dell'Italia è stata la mia idea più bella»

di Piergiorgio Bruni

Ha passato quasi tutta la sua vita nel Milan, facendo parte di una delle squadre più forti e rivoluzionarie nella storia del calcio. Billy Costacurta con i rossoneri ha giocato oltre 650 gare ufficiali, vinto praticamente tutto e conquistato la Nazionale. Dal 2010 è opinionista e commentatore Sky, salvo una breve parentesi nel 2018 quando viene nominato vice del commissario straordinario della Federcalcio Roberto Fabbricini. Mai collaborazione fu tanto importante per il futuro dell’Italia.


Costacurta, nel 2018 è vero che fu lei a indicare Roberto Mancini per l’Italia. Come nacque quell’idea?
«In quel periodo erano liberi sia Roberto, sia Conte e sia Ancelotti. Analizzando, valutando e conoscendo le caratteristiche che servivano per allenare la Nazionale, alla fine, segnalai Roberto Mancini. Peraltro il caso volle che proprio a marzo di quell’anno, ci ritrovammo in uno stesso albergo io e Roberto e da lì si può dire che è iniziato tutto».


Battuto il Galles, com’è oggi il bilancio degli Azzurri?
«L’Italia è stata la più convincente di tutte le nazionali. Il che, però, ancora non sposta gli equilibri: non la inserisco ancora tra le favorite per il successo finale».


Per quale motivo?
«Quando iniziano le sfide a eliminazione diretta subentrano altri fattori: pressione, abitudine a giocarle, esperienza e un briciolo di follia che sfugge a ogni pronostico».


La Nazionale ha qualche punto debole? 
«Nell’ultimo anno non ne ha mostrati.

Prima dell’Europeo pensavo servisse una punta centrale, uno scorer, se vogliamo usare un termine da Premier League. Poi, dopo la fase a gironi, ho visto un Immobile diverso. È cresciuto tanto e ora viene riconosciuto pure a livello internazionale».


Da sabato si giocherà lontano dall’Olimpico: sarà un problema? 
«Lo scopriremo. A Roma è stato tutto fantastico: i giocatori hanno goduto soprattutto di un’energia, quella del pubblico, che un po’ tutti avevamo dimenticato. Siamo un’ottima squadra, di sicuro ci sarà differenza, ma Londra sarà campo neutro pure per i nostri avversari».


Teme l’Austria?
«Mi aspettavo l’Ucraina, l’Italia è più forte ma non bisogna sottovalutarla».


Quale errore non bisognerà commettere?
«Non pensare troppo all’importanza della partita perché potrebbe essere un freno».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Giugno 2021, 07:58

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