Collovati: «L'Italia senza attaccanti mi mette tristezza. La corsa Champions? Roma e Lazio troppo discontinue»

Collovati: «L'Italia senza attaccanti mi mette tristezza. La corsa Champions? Roma e Lazio troppo discontinue»

di Fabrizio Ponciroli

Fulvio Collovati, 65 anni, è stato uno dei difensori più forti mai visti in Nazionale. Campione del Mondo nel 1982 in Spagna, ha indossato la casacca azzurra per ben 50 volte (con tre reti). Nella sua carriera, ha giocato con le casacche di Milan, Inter, Udinese, Roma e Genoa. Oggi è un apprezzato opinionista e, in esclusiva per Leggo, ha analizzando il momento del calcio italiano.


Cominciamo con la Nazionale con Mancini che chiama Retegui, 23enne oriundo, attaccante del Tigre in Argentina.
«Stiamo raccogliendo quello che non abbiamo seminato per 20 anni. Mi riempie di tristezza questa situazione. C’è stato il periodo degli italiani della Juventus, quello dello zoccolo duro italiano al Milan, ora tutti i maggiori club italiani sono pieni zeppi di stranieri. Normale che si sia arrivati a questo punto. Nulla contro gli oriundi ma fa male pensare che l’Italia non riesca a produrre centravanti di qualità. Ce ne sono sempre meno».


Un problema che Mancini ha evidenziato molto chiaramente.
«Si parla tanto ma bisogna poi fare anche i fatti. Mancini sta scegliendo tra quello che ha a disposizione. Non ci sono tanti italiani che giocano regolarmente, questo è un problema per la nostra Nazionale, è chiaro».


Intanto c’è un Napoli che sta dominando in Italia. Che ne pensa?
«Ci sono due questioni che hanno ammazzato questo campionato.

Uno è il Napoli che ha depresso tutti gli avversari con un campionato straordinario. L’altra questione sono i punti di penalizzazione dati alla Juventus. Due situazioni che hanno mandato in crisi le altre squadre».


Infatti, c’è una grande bagarre per i primi quattro posti. 
«Non mi stupisce affatto. Ci sono sei squadre per tre posti. Il Napoli è già qualificato mentre Inter, Milan, Lazio, Roma, Atalanta e ci metto anche la Juventus sono in gioco. Tutte, Juventus a parte, stanno avendo risultati altalenanti, quasi non si rendessero conto dell’importanza di andare in Champions League».


L’Inter sta vivendo un momento complicato, come mai?
«Vedo troppe lamentele in campo. Troppi giocatori che recriminano e sembrano nervosi a prescindere. Deve essere l’allenatore a trovare il giusto equilibrio, è lì per quello».


E il Milan? Leao sembra in crisi.
«Si parla tanto del suo rinnovo ma io guardo anche ai dati. Il portoghese ha segnato otto gol in campionato. Siamo certi che valga le cifre che si sentono? Il Milan, a mio avviso, fa bene a restare sulla sua offerta massima, mi sembra corretto».


Infine, un giudizio su Lazio e Roma. 
«Sono simili da un certo punto di vista. La Lazio alterna grandi prove a sconfitte inattese che lasciano perplessi. La Roma idem. Credo che per i giallorossi l’Europa League sia importantissima a questo punto ma non deve fare passi falsi anche in campionato».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Marzo 2023, 06:00

© RIPRODUZIONE RISERVATA