Vincere è l'unica cosa che conta. Lo dovrebbe essere sempre, per la Juve. Lo è più che mai questa sera (ore 21, arbitra lo svizzero Schaerer, diretta Sky Sport) allo Stadium contro il Maccabi Haifa. Di fronte i due fanalini di coda del Gruppo H, fermi a zero punti. Per tenere accesa l'ultima fiammella di speranza di accedere agli ottavi, alla Signora servirà fare bottino pieno anche tra una settimana in Israele.
Szczesny fa di conto e ordina: «Ci servono sei punti per poi giocarci il passaggio del turno in casa del Benfica. Battere il Bologna ha riportato un po' di entusiasmo, siamo pronti a fare una grande rimonta». Anche Allegri non ammette un risultato diverso dalla vittoria: «Bisogna fare bottino pieno. Inutile pensare al Benfica se non battiamo il Maccabi all'andata e al ritorno. Arriva la partita più importante di tutta la Champions».
La Juve dovrà rinunciare al giocatore più in forma: Milik, 4 gol nelle prime 7 uscite in bianconero, ha un leggero affaticamento muscolare. «Arek sarà in panchina, spero di non doverlo impiegare», dice Allegri intenzionato a preservarlo per il big match di sabato in casa del Milan.
Rispetto ad allora, però, gli israeliani avranno un problema in più che si chiama Yom Kippur, la festa dell'espiazione che obbliga gli ebrei praticanti a digiunare e non assumere liquidi dalla sera di ieri al tramonto di oggi. «Io e alcuni giocatori digiuneremo - così il tecnico Bakhar -, ma abbiamo una rosa ampia, con alcuni stranieri. Chi affronterà la Juve sarà pronto e programmato per dare il massimo».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Ottobre 2022, 08:14
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