Juve, nessun dorma: c'è il Barcellona. Ma niente sfida CR7 Messi

Juve, nessun dorma: c'è il Barcellona. Ma niente sfida CR7 Messi

di Timothy Ormezzano

Niente Messi contro Cristiano Ronaldo. Juventus-Barcellona di questa sera (alle 21, diretta tv su Sky Sport) allo Stadium non manderà in scena la sfida nella sfida tra i due massimi protagonisti della storia recente del calcio mondiale. 
Le ultime speranze sono sfumate ieri sera, a 24 ore dal match. Niente da fare: CR7 è ancora positivo al Coronavirus. Pirlo lo avrebbe probabilmente schierato in corso d’opera perché, ipse dixit, «non è facile giocare tutta la partita dopo 15 giorni di inattività».
È invece possibile il recupero last minute di Bonucci, uscito per un affaticamento contro il Verona. Ieri il difensore ha lavorato a parte, diffondendo ottimismo sui social: «Corri, ridi e sii positivo». Un messaggio rivedibile, di questi tempi...
Così Pirlo, a proposito dell’emergenza in difesa: «Chiellini non recupererà, De Ligt si è allenato con noi ma non ha il via libera dei medici. Qualcuno dovrà sacrificarsi». Se Bonucci non dovesse farcela, in trincea agirebbero Cuadrado, Demiral, Danilo e Frabotta. Dubbi anche dalla cintola in su, con il ballottaggio tra Rabiot (favorito) e Arthur per fare coppia con Bentancur e quello tra Ramsey e Chiesa per supportare il tandem Dybala-Morata. Sugli esterni agiranno invece Cuadrado e Kulusevski, due giocatori indispensabili per Pirlo, che ritrova quel Barcellona di Messi contro cui cinque anni fa giocò la sua ultima partita da juventino, perdendo la finale di Champions (3-1) di Berlino.
Ieri Bartomeu ha deciso di rassegnare le sue dimissioni da presidente del Barcellona. Per la gioia di Messi, che aveva pubblicamente esternato le sue divergenze con il patron. Il tecnico Koeman, alle prese con assenze pesanti (Ter Stegen, Piquè e Coutinho), punterà in attacco sul trio Messi-Griezmann-Dembélé alle spalle di Ansu Fati. «Sono emozionato, perché a Torino ho trascorso quattro anni bellissimi - così il grande ex Pjanic -. Arriva una partita molto difficile, conosco molto bene la mentalità della Juve».
L’importante è che l’approccio dei bianconeri non sia quello di Juve-Verona.

Pirlo ha ragione a dire che «questa non è una partita decisiva», ma per avvicinarsi al primo posto del Gruppo G bisogna vincere.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Ottobre 2020, 07:00

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