Cessione Roma, ormai ci siamo: è solo questione di ore
di Ugo Trani
«La cessione è imminente». Il tam tam fa squillare anche i telefonini dei calciatori in vacanza. Non sono i semplici rumors a incuriosire chi vive quotidianamente sul pianeta Roma. Si informano i dirigenti, i procuratori e i giocatori. Pure i collaboratori esterni. Ognuno chiede se davvero è il momento dell’addio di Pallotta che, almeno all’inizio, resterà comunque come socio di minoranza. Se ne parla in Italia e anche all’estero dove si sono spostati diversi giocatori. Gli stessi legali degli studi che seguono i protagonisti della vicenda faticano a negare l’esistenza dello scatto cruciale di Friedkin. Del resto c’è chi si è fatto scappare, pur mantenendo l’anonimato, l’indiscrezione della svolta per il probabile annuncio già nel 2019: «Siamo fiduciosi, l’accordo sarà trovato entro la fine dell’anno». Tradito, quindi, l’impegno a mantenere il silenzio che poi è tornato a regnare, tardivo e ormai inutile, da venerdì sera. Ma sanno bene gli avvocati del bostoniano e del texano che è stato soprattutto Goldman Sachs, cioè l’advisor del presidente, a forzare la mano a chi ha ormai deciso di farsi da parte.
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Non c’è stata la necessità di incontrarsi. La trattativa è ripartita lunedì 23 dicembre. E non in Italia. A Londra gli advisor, con Jp Morgan impegnato a strutturare la nuova offerta del tycoon. Che si è collegato da Los Angeles, dove si è fermato negli ultimi giorni. E da Boston, poi, è arrivato il via libera a preparare la documentazione definitiva. La Capitale, anche se l’attività della squadra è sospesa fino a domani per la sosta del campionato e Trigoria quindi più o meno deserta, non è stata però tagliata fuori dalla questione: il ceo Guido Fienga è stato da sempre al centro della negoziazione. Pallotta lo ha coinvolto già da qualche mese e, ovviamente, lo ha aggiornato su ogni sviluppi. E, a metà novembre, proprio l’ad ha ricevuto sia in viale Tolstoj che a Trigoria proprio Friedkin, accompagnato nel blitz in città dal figlio Ryan, per fargli approfondire la conoscenza del club giallorosso. Fienga, in vacanza a Ortisei, è tornato a Roma proprio alla vigilia di Natale per seguire, prima di tornare in montagna, l’accelerazione della trattativa.
Pallotta e Friedkin hanno, intanto, deciso di non inserire nell’affare l’eventuale costruzione del nuovo stadio a Tor di Valle non avendo ricevuto la società giallorossa ancora l’ufficialità per il via ai lavori dal Campidoglio. Entro metà gennaio il magnate ceco Radovan Vitek dovrebbe acquistare i terreni da Eurnova. E a quel punto il nuovo proprietario avrà la certezza di poter avere l’interlocutore giusto per andare a dama. E saldare, dunque, il bostoniano che ha già anticipato 80 milioni.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Dicembre 2019, 00:00
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