L'Inter vince di misura a Cesena:
basta un rigore di Icardi -Pagelle

L'Inter vince di misura a Cesena: basta ​un rigore di Icardi -Pagelle

di Marco Zorzo
MILANO - Di buono ci sono i tre punti. E su questo siamo tutti d'accordo. Ma per lo spettacolo, quello vero, bisognerà aspettare tempi migliori. L'Inter torna dalla Romagna con un successo prezioso, soprattutto per il morale, al termine di una settima pesante. Culminata dalle dimissioni da presidente onorario dell'ex patron Massimo Moratti, ai fischi di San Siro per lo 0-0 col Saint Etienne in Europa League. Fino all'1-0 di ieri a Cesena.



Ha deciso Icardi dal dischetto, tornato al gol dopo quasi un mese e mezzo di astinenza. Per per Maurito anche altre tre ghiotte occasioni sciupate nella ripresa. L'ultima semplicemente divorata. Walter Mazzarri nel dopo partita sbotta: «Troppe occasioni fallite. Ma ce l'abbiamo fatta: prendiamoci questi tre punti e ripartiamo. Però c'è ancora tanto da lavorare. Dobbiamo essere più maturi, più cinici, più sereni...».



Piccola pausa, quindi il tecnico nerazzurro riprende il filo del discorso: «I ragazzi volevano spaccare il mondo, lo so. Questo per noi è stato come un boomerang, nel senso che poi siamo andati in difficoltà col Cesena, rimasto in partita sino alla fine. Ma lo sapevamo che loro avrebbero reagito in quel modo. L'avevamo preparata così e nell'intervallo l'avevo ricordato ai ragazzi».



Poi Mazzarri chiude il capitolo Moratti. «Con l'ex presidente ho sempre avuto un grande rapporto. D'altronde, l'anno scorso è stato lui a volermi all'Inter. E non gli ho voluto mancare di rispetto nei giorni scorsi. Io non ho mai avuto problemi con nessuno. Il mio discorso sul non aver tempo per certe cose non era certo rivolto a Moratti, ma era solo un discorso in generale».



L'Inter di Cesena quindi riparte dai tre punti, sale a quota 12 e cerca di dimenticare in fretta il (lungo) periodo negativo. E Mazzarri non è stato nemmeno fortunato. Pure in Romagna ha dovuto affrontare l'ennesima emergenza: sei giocatori out, compreso Guarin, finito ko nella rifinitura. Un'Inter che si affida ai piedi d'oro di Kovacic e alle invenzioni di Hernanes. Proprio dal Profeta nasce l'azione che decide la contesa. Con il fallo di Leali su Palacio, il conseguente rigore e l'espulsione del portiere romagnolo. Con annesse proteste vibranti dei padroni di casa. E con la parte di stadio romagnola a contestare la decisione di Mazzoleni. Ma il fallo è apparso evidente. Per il resto, occasioni sprecate nella ripresa dai nerazzurri e la solita sofferenza che solo quest'Inter sa regalare ai suoi tifosi.



LE PAGELLE (di Alessio Agnelli) Queste le pagelle dell'Inter: Handanovic e Hernanes i migliori in campo.

HANDANOVIC 7 Riflessi prodigiosi sull’incornata da due passi di Djuric. E miracoloso anche su Cascione a metà ripresa. Batmanovic.

CAMPAGNARO 6 Esordio stagionale e una buona guardia su Marilungo e Giorgi, che gravitano nella sua zona. Qualche errorino di troppo in impostazione.

RANOCCHIA 6Gli tocca il gigante bosniaco Milan Djuric, ma tiene quasi(solo una disattenzione, al 35’) sempre botta di testa. Sicuro.

JUAN JESUS 6.5

Si divide con Ranocchia nella marcatura di Djuric senza mai soffrire. Bene anche nei raddoppi in fascia su Cascione.

OBI 5.5

Seconda consecutiva da titolare, con gli stessi pregi, e difetti, contro il Napoli: bene come quantità di corsa, male negli uno contro uno e al cross. (24’ st Mbaye 5.5 Vedi Obi…)

HERNANES 7

La scucchiaiata che libera Palacio per il rigore dell’1-0 è da antologia. Prima e dopo, tanta qualità al servizio dei compagni, con invenzioni a getto continuo. A referto anche un destro a fil di palo a inizio ripresa.

MEDEL 6,5

Riecco Mister Tackle. Per gli avversari, un Pittbull che ringhia a protezione di Handanovic e compagni. Diga senza crepe.

KOVACIC 6,5

A corrente alternata, anche per gli straordinari (3 gare su 3, e tutte dal 1° al 90°) a cui è stato costretto negli ultimi 7 giorni. Ma sempre prezioso.

DODO’ 5.5

In difficoltà sugli inserimenti del dirimpettaio Cascione, che perde spesso e volentieri dietro e con cui viene alle mani nel finale. E poco incisivo davanti.

PALACIO 6.5

7° gettone in campionato, 4° dall’inizio. E il grande merito del rigore guadagnato, con espulsione di Leali annessa. Moto perpetuo in avanti.

ICARDI 6 Torna al gol in campionato, dopo la tripletta al Sassuolo. Questa volta su calcio di rigore. A referto anche tre occasioni, non capitalizzate.

MAZZARRI 6 Dopo un mese e spicci ritrova vittoria e 3 punti, superando la grande emergenza e il momento no.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Ottobre 2014, 10:09

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