Cassano: "Il calcio mi manca da morire,
in futuro farò il direttore tecnico"

Cassano: "Il calcio mi manca da morire, in futuro farò il direttore tecnico"

di Marco Zorzo
MILANO - Nostalgia canaglia: quella che ti prende e non ti lascia più. Già, così capita ad Antonio Cassano, che in un’intervista a Chi si confida a 360°. Con la sua Carolina si sta godendo la vacanza alle Maldive: «Tutto bello e fantastico, qui. Ma ho nostalgia dello spogliatoio e della vita da campo».





FantAntonio rivela: «Senza calcio sto male, mi manca tanto, da morire. Mi mancano gli allenamenti, il cazzeggio con i colleghi dalla mattina alla sera. Eh, non sento più questa adrenalina... Ma doveva andare così». Cassano ha lasciato il Parma prima del caos più totale, ma con la barca gialloblù che faceva già acqua da tutte le parti. E FantAntonio prosegue: «Adesso mi godo la famiglia in santa pace. Carolina e io siamo sposati da cinque anni: questa è la prima vacanza che ci concediamo da soli senza i nostri figli (Christopher e Lionel, ndr). La prima e l’unico, però, perché ci mancano da morire...».



Altri Cassano-pensieri: «Ho detto no alla proposta del Bari per questioni familiari. Vorrei giocare ancora, ma in futuro mi piacerebbe fare il direttore tecnico e gestire i rapporti tra società e squadra. Con me pochi sgarrerebbero: perché se uno sbaglia lo riconosco subito. Comunque è difficile che nasca un altro Cassano: ne ho combinate di cose positive... e negative». Lo sappiamo, caro Antonio.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Aprile 2015, 10:46