Carlo Ancelotti ct del Brasile? Lui chiarisce tutto: «Al Real fino al 2024, se non mi mandano via...»

L'allenatore a RadioRai: "L'Argentina ha meritato, Di Maria fantastico". E applaude le squadre africane

Carlo Ancelotti ct del Brasile? Lui chiarisce tutto: «Al Real fino al 2024, se non mi mandano via...»

Carlo Ancelotti ct del Brasile dopo l'addio al Real Madrid? L'ex allenatore di Milan, Chelsea e Bayern Monaco, attualmente alle merengues dove pochi mesi fa è diventato campione d'Europa, è stato ospite questa mattina di Radio Anch'io Sport, si Rai Radio1, e allontana - per ora - le voci di un possibile, imminente approdo alla guida della Nazionale brasiliana, che si sono diffuse nei giorni scorsi. 

«Cosa mi riserva il futuro non lo so, vivo alla giornata: per adesso mi trovo molto bene a Madrid, abbiamo molti obiettivi da raggiungere in questa stagione, Ci sarà tempo per pensare al mio futuro. Ho un contratto fino al 30 giugno 2024 e, se il Real Madrid non mi manda via, fino a quel tempo non mi muovo», ha detto Ancelotti. Le voci su un suo passaggio alla Nazionale brasiliana si erano fatte insistenti dopo l'eliminazione dei verdeoro ai quarti di finale dei Mondiali in Qatar, contro la Croazia ai rigori. Ancelotti prova una «tristezza profonda, sono stati giorni tristi per la perdita di Mihajlovic e Sconcerti, rimane il ricordo fantastico di due grandi personaggi del calcio, persone oneste, schiette e sincere e le ricorderemo sempre con affetto». 

«Mondiali? Ha vinto la fase difensiva»

«È stato un bel Mondiale, concluso con una bellissima finale e vinto meritatamente dall'Argentina. Secondo me gli argentini hanno trovato convinzione e sono stati trascinati da un Messi fantastico. L'Argentina ha vinto per due motivi: perché ha giocatori bravi e perché ha il migliore, che è Messi; poi, perché è riuscita a supportare questa qualità con degli innesti - mi riferisco ad esempio ad Alvarez ed Enzo Fernandez - ma anche da un collettivo con una certa attitudine difensiva». 

«Scaloni è stato bravo, ha fatto un lavoro straordinario - aggiunge l'allenatore - ma non ha inventato qualcosa di nuovo: ha solo messo i giocatori al proprio posto e dato loro una buona organizzazione difensiva, supportando il grande talento di Messi, Alvarez e Di Maria. Niente di nuovo, insomma. In finale sono arrivate le squadre che hanno messo in mostra il miglior talento individuale e la migliore organizzazione. In altre parole, non hanno avuto paura di difendere e questo nonostante il talento. Francia e Argentina sono squadre che hanno basato i propri risultati su una buona difesa e sulla qualità dei giocatori».

«Di Maria, e lo ha dimostrato ieri pur senza essere al top della condizione, è un giocatore di straordinaria abilità: se sta bene fa la differenza in qualsiasi squadra e può farlo sicuramente anche nella Juventus.

Modric? È un immortale e, come tutti gli immortali, fa quello che vuole: se vuole restare con noi resta, se vuole smettere lo farà. Siamo certi che rinnoverà il contratto e che chiuderà la carriera nel Real Madrid», sottolinea.

Su Messi e Ronaldo

«Il dualismo Messi-Ronaldo ha dato motivazioni a entrambi - spiega Ancelotti -: in questi anni sono stati gli artefici principali di questo mondo, giocando benissimo e facendo tanti gol. Messi chiude la carriera con la conquista di un Mondiale, CR7 la termina in maniera diversa, ma comunque ha avuto una carriera straordinaria. Soprattutto qui, al Real Madrid, rimarrà per sempre nel cuore dei tifosi. Non so cosa farà in futuro, ha ancora voglia di competere ad altissimo livello e non credo che il mondo arabo in questo senso possa essere adatto per lui».

Sulle squadre africane

«Nel calcio in generale si è alzato il livello, soprattutto per le Nazionali meno accreditate, dal momento che l'organizzazione difensiva di queste squadre è migliorata molto. Oggi c'è più conoscenza da parte di tutti, come testimonia il Marocco. C'è stato sicuramente un livellamento verso l'alto, grazie alla miglior conoscenza degli allenatori soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva». «Le Nazionali africane, soprattutto negli ultimi anni, hanno schierato molti giocatori cresciuti in Europa, con la struttura del calcio europeo. Le squadre del Vecchio continente sono ormai piene di questi giocatori che arrivano con una fame che probabilmente noi europei non abbiamo più. Mettono nell'apprendimento e nella crescita qualità caratteriali fortissime: l'Africa porta, ha portato e porterà grandi giocatori», spiega Ancelotti. 

Arbitraggio ok, anche senza tecnologia

«L'arbitraggio di ieri mi è sembrato fantastico, nel Mondiale i 'fischiettì sono stati criticati al di là dei propri demeriti, perché fondamentalmente è stato un Mondiale molto corretto e tutti loro hanno fatto il proprio dovere. Sono contento che Marcyniak ieri sia stato protagonista di un arbitraggio fantastico senza l'aiuto della tecnologia». «Sarà difficile prevedere quali scorie si porterà questo Mondiale per i calciatori: alcuni avranno bisogno di ricaricarsi, altri voleranno magari sulle ali dell'entusiasmo. Noi abbiamo deciso di dare 10 giorni di vacanze, ma non credo ci saranno grandi conseguenze, sebbene saremo già in campo fra 10 giorni». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Dicembre 2022, 10:20

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