Neanche il tempo di godersi la vittoria di Marassi che la Lazio è crollata ancora in trasferta. Il ko col Sassuolo ha di nuovo evidenziato le grandi problematiche di questo inizio stagione. Una debacle che ha spinto Sarri a parlare chiaramente a tutti i suoi calciatori facendo saltare l’allenamento di ieri. Un confronto dai toni alti nel quale si è fatto sentire anche Ciro Immobile. Da capitano, l’attaccante è il primo a prendersi le responsabilità dell’atteggiamento della squadra, anche se il suo impegno raramente viene a mancare.
Lazio, Immobile contro il Genoa
Con quella di Reggio Emilia, il numero 17 ha chiuso la seconda gara di fila senza lasciare il campo. Quasi un miraggio la settimana scorsa dopo i primi accertamenti al legamento collaterale del ginocchio destro. Invece, come al solito Ciro ha stretto i denti. Sedute intensive di riabilitazione, fasciatura ed eccolo correre di nuovo con i compagni. Uno sforzo ammirevole sì, ma che a volte sembra troppo anche per un “supereroe” come lui. Le scorie dell’infortunio contro la Sampdoria si sono fatte sentire. Ciro è parso meno brillante del solito in entrambe le fasi, rimanendo anche a secco per due gare, casualmente nello stesso periodo di Lewandowski, al quale strappò la Scarpa d’Oro nel 2020. Vista l’emergenza in attacco con le condizioni precarie di Zaccagni e Pedro, ad Immobile saranno chiesti ancora gli straordinari. Venerdì l’occasione sarà ghiotta per tornare ad esultare. All’Olimpico arriverà un Genoa in netta difficoltà. In più i rossoblù sono la seconda vittima preferita del bomber biancoceleste: 12 gol, meglio solo contro la Samp (15).
Sarri aspetta il calciomercato
Avere un attaccante come Immobile è sempre una salvezza per allenatori e compagni di squadra.
Sono 16 le marcature di Ciro in stagione. Considerando i 40 gol totali della Lazio, il capitano marchia quasi la metà dei centri della squadra. Dopo lui ci sono Pedro con 6 e Milinkovic con 5: praticamente un abisso. Una dipendenza quella da Immobile incentivata dal fatto che alle sue spalle non c’è nessuno. Muriqi dopo Inzaghi è stato bocciato anche da Sarri, il quale dal mercato ora attende proprio un vice Ciro. I 2 gol in un anno e mezzo dell’attaccante kosovaro non possono bastare. Ecco spiegato l’accostamento di Botheim e l’interessamento a Lapadula. Intanto però, in attesa di un nuovo compagno di reparto e sognando qualche riposo in più, Ciro procede dritto verso un’altra guerra con la fascia al braccio, proprio come piace a lui.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Dicembre 2021, 16:04
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