Talismano Caicedo, accompagnaci in Champions

Talismano Caicedo, accompagnaci in Champions

di Marco Lobasso
Finalmente una prova di forza. Ci voleva per questa Lazio che ci ha abituato a tutto e al contrario di tutto. Cose semplici, scelte semplici e tanto impegno, poi il talento dei singoli fa il resto: è sempre questa la ricetta dei biancocelesti in questo torneo; quando Simone Inzaghi non lo dimentica, quando non cambia troppo le carte in tavola, funziona sempre. E i risultati si vedono. A sei giornate dalla fine del torneo Lazio a -3 dalla Champions e dal Milan e a -2 dalla Roma. Insomma, tutto aperto perchè sabato bisogna vincere in casa con il fanalino di coda Chievo e poi vedere le altre.
Tutto in gioco, quindi, perchè inutile dire che sabato non sono in discussione i tre punti, se lo fossero Inzaghi allora dovrebbe interrogarsi sul suo futuro in biancoceleste...
Resta la bella prova di ieri sera. In tre minuti, nel primo tempo, la Lazio ha chiuso il match. Quando vuole la squadra sa essere cinica e chirurgica, anche se poi nella ripresa il rigore causato da uno svampito Lulic stava per riaprire i giochi. La vittoria con l'Udinese dice che la panchina della squadra, pur non all'altezza delle altre big, c'è e combatte con i titolari. Caicedo è l'esempio migliore: quando segna si vince sempre. Ma anche Badelj, questa volta ottimo nei suoi venticinque minuti in campo, e Patric, che si fa trovare pronto quando Inzaghi lo chiama.  Un solo dubbio, infine: Ciro Immobile. Il suo impegno e il suo coraggio sono sempre al top, ma è impreciso, irruento, poco lucido nei momenti più importanti del match. Che succese al bomber azzurro? Inzaghi deve scoprirlo in fretta, perchè in queste sei finali che restano ci vuole il miglior Ciro, fino alla fine.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Aprile 2019, 12:21

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