Juve con Morata anche a Dortmund:
"Posso segnare molto di più"

Juve con Morata anche a Dortmund: ​"Posso segnare molto di più"

di Timothy Ormezzano
TORINO - Alvaro Morata ha stregato la Signora. I due faranno coppia al gran ballo di mercoledì sera a Dortmund, casa Borussia. Per conquistarla definitivamente, il matador spagnolo le ha regalato una perla nella poco luminosa notte di Palermo.





Quell'arcobaleno tracciato con il suo piede “sbagliato”, il sinistro, che ha permesso alla Juve di volare, almeno fino a questa sera, a +14 sulla Roma, ex pretendente al titolo. Il derby iberico con Llorente è vinto. Anzi, stravinto: sabato Alvaro ha preso il posto di un impalpabile Fernando e in 11 minuti ha deciso la partita. I due in questo momento sono agli antipodi per condizione fisica, autostima e produttività.



È Morata l'uomo in più di Allegri, nonché il partner ideale di Tevez nella notte che dovrà (ri)portare i bianconeri nel G8 d'Europa.

L'attaccante spagnolo è un predestinato, baciato dal talento. Un lusso che la Juve di Conte non si è potuta permettere. Meglio di lui soltanto l'Apache. Profilo basso, alto rendimento. «Non ho ancora dato il massimo: devo lavorare ancora per migliorare tatticamente e fisicamente. Posso segnare ancora di più», assicura Morata.

Intanto ha già fatto gol in tutte le competizioni: 7 reti in campionato, 2 in Coppa Italia e una in Champions, all'andata contro il Borussia Dortmund, prodezza da bissare quanto prima. Non era mai entrato in doppia cifra, prima di quest'anno: con le merengues, al massimo, aveva fatturato 9 gol. Ed è soltanto marzo. L'attaccante di Madrid ha davvero tutto: tecnica, fisico, corsa, fiuto.



La spensieratezza dei vent'anni, ma con l'esperienza di chi la Champions League l'ha già vinta, e parliamo dell'anno scorso.

Ha già alzato la coppa dalle grandi orecchie pure Pirlo, che però rischia seriamente di essere l'uomo in meno della Juve in Germania.

Il problema al polpaccio è smaltito, ma le sensazioni non sono ancora positive. E la condizione è quella che è, dopo tre settimane ai box. Entro domani è attesa la verità, ma la speranza di averlo in campo a Dortmund è piuttosto sottile.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Marzo 2015, 09:44

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