Juve, Bonucci rivitalizzato in azzurro: sarà indispensabile per la risalita bianconera

Juve, Bonucci rivitalizzato in azzurro: sarà indispensabile per la risalita bianconera

di Timothy Ormezano

Riecco Bonucci, quello vero. La Nazionale ha restituito la migliore versione del difensore azzurro. Solido, sicuro, rigenerato. Ecco il capitano e leader di cui ha bisogno Allegri, non il giocatore incerto dell'avvio di questa complicatissima stagione bianconera. Leo nei due match contro Inghilterra e Ungheria, oltre a toccare quota 118 presenze con la Nazionale, ha saputo imbavagliare due bomber consumati come Kane e Adam Szalai. Non solo: piazzato al centro della linea a tre disegnata dal ct Mancini, ha anche impostato il gioco come ai vecchi tempi, come da un po' non gli riesce più alla Juventus.
E nel match contro l'Inghilterra ha anche confezionato un assist al bacio per il gol decisivo di Raspadori. «Dopo ogni tempesta, c'è sempre un nuovo inizio»: si chiude così un testo citato ieri da Leonardo nelle sue storie di Instagram. Riecco Bonucci, quello formato Euro. Una manna per i bianconeri, che hanno una fretta disperata di ritrovare solidità difensiva: sono davvero troppi gli 8 gol incassati nelle ultime 5 uscite tra campionato e Champions.
Dopo la panchina (punitiva?) di Monza, in cui forse il capitano della Juve ha pagato il conto salato di alcune sue dichiarazioni poco gradite da Allegri, il numero 19 è pronto ad alzare il muro bianconero. Lui e Bremer, appena entrato nel giro della Nazionale brasiliana, domenica avranno il compito di disinnescare l'attacco del Bologna. A guidarlo ci sarà Arnautovic, ovvero uno degli attaccanti corteggiati in estate dalla Juve (come Morata e Depay) prima di ripiegare su Milik,
ieri tornato ad allenarsi agli ordini di Allegri alla pari dell'altro polacco Szczesny. Tra oggi e domani si completerà la grande adunata dei nazionali. Intanto Alex Sandro, Locatelli e Rabiot hanno smaltito i rispettivi infortuni e sono tornati a lavorare in gruppo. A proposito di difensori centali, la Signora segue con grande interesse il mancino Ndicka, in scadenza di contratto con l'Eintracht Francoforte. Il francese di origini camerunesi ha 23 anni, non sembra intenzionato a rinnovare con il club tedesco, che rischia dunque di perderlo a zero euro, e all'occorrenza può agire anche come terzino.
L'altro profilo che piace molto alla Continassa è quello del francese Badiashile, pure lui mancino (merce rara nella trincea di Allegri), ma molto più costoso: il Monaco in estate chiedeva 50 milioni. Tanti, troppi.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Settembre 2022, 08:44

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