Milan, contro l'ex Gattuso tocca a Bonera: caro amico ti sfido e ti batto

Milan, contro l'ex Gattuso tocca a Bonera: caro amico ti sfido e ti batto

di Luca Uccello

Colpito Stefano Pioli, ora anche il suo secondo Giacomo Murelli. Entrambi in quarantena, lontani dal campo e dal Milan. Allenatore e vice sono risultati positivi al Covid-19. Al San Paolo, domenica sera. In panchina a guidare, qualche suo ex compagno ci sarà Daniele Bonera, in possesso del patentino Uefa Pro. Ci sarà lui in panchina, a guidare la capolista contro un vecchio amico, ovvero Rino Gattuso. I due, tra l’altro, sono stati compagni di squadra in rossonero per sei stagioni. Una scelta obbligatoria. Non nuova per il Milan che in passato ha affidato la panchina a tanti suoi ex giocatori. Da Cesare Maldini a Carlo Ancelotti e Mauro Tassotti. Fino a Clarence Seedorf, Filippo Inzaghi e proprio Rino Gattuso. 
Tecnici diversi tra loro con un comune denominatore: nessuno di loro è riuscito a guadagnarsi la massima fiducia. Nemmeno Rino, che tornerà a essere avversario solo sul campo. Anche lui, che ha scelto di andarsene a differenza di Clarenzio e Pippo, ha avuto problemi in un Milan ancora in costruzione e soprattutto senza un leader in campo come Ibra. Perché se Daniele guiderà il Milan dalla panchina seguendo a pieno le indicazioni di Pioli, in campo sarà Zlatan a fare l’allenatore.
Per l’ex difensore una primissima volta, forse l’ultima. Dopo aver lasciato il Milan nel 2015, Bonera aveva concluso la sua carriera in Spagna al Villarreal. Nel 2019 è tornato in Italia per unirsi nuovamente al club rossonero.
L’ex centrale è stato inserito nello staff di Marco Giampaolo, come collaboratore tecnico.

Da lì ha cominciato a studiare per diventare allenatore, così da guidare una panchina in serie A, il suo grande sogno, mai troppo nascosto: «Fare il primo mi piacerebbe. Certo un conto è stare dietro le quinte, davanti è diverso e dovrò organizzare il mio bagaglio. Però ho voglia di provare e bisognerà vedere se sarò capace». Dopo l’addio di Giampaolo, Paolo Maldini e Zvonimir Boban hanno deciso di tenerlo e di affiancarlo allo staff attuale di Stefano Pioli, alla pari di Davide Lucarelli e di altri fedelissimi del tecnico. Vista la conoscenza dell’ambiente rossonero e le idee pronte ad essere mostrate nel corso da tecnico e dunque in serie A, il classe 1981 è stato confermato in attesa di una grande opportunità futura. Magari proprio nel Milan?


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Novembre 2020, 07:00

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