A metterlo spalle al muro una mail spedita il 4 marzo 2008 e indirizzata al francese Jerome Valcke, segretario generale della Fifa suo storico braccio destro, dal presidente della Federcalcio sudafricana Oliphant. «Dear Mr Valcke...», scriveva Oliphant. Il numero due della Fifa era stato informato personalmente dalla Federazione Sudafricana di calcio dei 10 milioni di dollari da girare sul conto controllato dal presidente della Concacaf, la Confederazione nord e centro americana, il solito Jack Warner, arrestato mercoledì scorso per aver preso milioni di dollari di tangenti per pilotare tre voti decisivi per l'assegnazione dei mondiali 2010 al Sudafrica, in danno del Marocco. «Yours faithfully, Dr. M. Oliphant», così si chiude la lettera.
«Ben gli sta, ora sparisca. Di lui non voglio proprio sentir parlare», l’ira di una bandiera del calcio italiano, come Gennaro Gattuso. La decisione di Blatter di dimettersi è «coraggiosa», spiega il presidente della Uefa, Michel Platini, uno dei nemici storici di Sepp, sottolineando che Blatter ha preso una «decisione difficile» che va «nella giusta direzione». «Ora possiamo tornare indietro e riparlare di questi due ultimi Mondiali, ma se fossi il Qatar non mi sentirei tranquillo», le frasi sibilline di Greg Dyke, presidente della Football Association (Fa) inglese. Dalla Gran Bretagna le pressioni su Blatter sono state fortissime, come anche la richiesta di boicottare i mondiali in Russia 2018. Sospetti di corruzione sono state formulati in Gb proprio nei confronti dei mondiali russi fra tre anni (che Londra si dice pronta a sostituire) e nel Qatar nel 2022
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+++ FLASH NEWS+++#Fifa, #Blatter si dimette da presidente Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Martedì 2 giugno 2015
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Giugno 2015, 14:17
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