Balotelli, la gaffe di Cellino: «È nero, deve schiarirsi». Poi il Brescia chiarisce: solo una battuta

Balotelli, la gaffe di Cellino: «È nero, deve schiarirsi». Poi il Brescia chiarisce: solo una battuta
Il caso di Mario Balotelli continua a far parlare a Brescia, dopo la mancata convocazione da parte dell'allenatore Fabio Grosso in vista della partita di ieri a Roma, vinta dai giallorossi per 3-0. Oggi Massimo Cellino, presidente delle Rondinelle, al suo arrivo nella sede della Lega Serie A, è incappato in una gaffe: Cosa succede con Balotelli? «Che è nero, cosa devo dire, che sta lavorando per schiarirsi però c'ha molte difficoltà», ha detto Cellino sorridendo. «È successo che nel calcio ci sono squadre che combattono e vincono, se noi pensiamo che un giocatore da solo possa vincere la partita, offendiamo la squadra e il gioco del calcio». 

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Successivamente, una nota del Brescia a chiarire le parole del suo presidente: «In merito alle dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio dal Presidente Massimo Cellino, riferite al nostro giocatore Mario Balotelli, Brescia Calcio precisa trattasi evidentemente di una battuta a titolo di paradosso, palesemente fraintesa, rilasciata nel tentativo di sdrammatizzare un’esposizione mediatica eccessiva e con l’intento di proteggere il giocatore stesso».
"BASTA SOCIAL, MOSTRI IL SUO VALORE IN CAMPO" «È giusto comunicare con la gente però forse Balotelli dà più peso ai social che ai suoi valori da sportivo. L'ho preso perché è un metro e 90, è un animale, ha ancora un'età per dire qualcosa nel calcio», ha aggiunto. «Poteva essere un valore aggiunto, per sovraesposizione lo abbiamo fatto diventare un punto di debolezza».

«Chi è che mi ha dato del razzista? Se scrivete tutte le cazzate che dico, non smettete più di scrivere.
Io non mi devo mica discolpare di una cosa alla quale non credo. La cosa tragica sapete qual è? È che non sapete più che caz.. scrivere»: il presidente del Brescia Massimo Cellino, al termine dell'assemblea di Lega Serie A, è tornato così sulle sue dichiarazioni di qualche ora prima a proposito di Mario Balotelli. «Se chiarisco - ha risposto, in sala stampa, a chi gli chiedeva di chiarire - faccio ancora più danni. Le persone per bene mi conoscono».


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A chi gli domandava di un possibile addio al Brescia dell'attaccante a gennaio, Cellino ha replicato: «Il mio allenatore ha fatto un errore settimana scorsa, in conferenza stampa ha parlato di Balotelli e non della squadra. Ho preso Balotelli a fine mercato, non per fare abbonamenti né per vendere pubblicità. L'ho comprato perché poteva essere un valore aggiunto. Per sovraesposizione lo abbiamo fatto diventare un punto di debolezza. Se continuiamo a parlare di Balotelli facciamo male a lui e a noi stessi».



Il presidente del Brescia ha spiegato però di non sentirsi tradito da Balotelli, che dopo l'esclusione dalla sfida con la Roma per la scarsa intensità in allenamento, aveva liquidato le polemiche con un messaggio su Instagram. «L'ho preso sognando che potesse dare un valore aggiunto ma non speravo assolutamente che fosse quello che doveva salvare la squadra. L'ho detto anche a lui - ha spiegato Cellino prima dell'assemblea della Lega Serie A -. È troppo facile scaricare le colpe su Balotelli e usarlo come capro espiatorio. È un motivo per cui ho cambiato allenatore. Andava più aiutato lui di quanto lui potesse aiutare noi. Forse all'inizio eravamo in grado di farlo, ora ci siamo indeboliti noi come squadra ed è più difficile aiutarlo. Perciò dobbiamo cercare di parlare meno possibile e di spegnere 'sti ca... di social, sono la bestia del Duemila».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Novembre 2019, 18:25

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