Da Chinaglia a Bakayoko, quando il "vaffa..." scende in campo

Da Chinaglia a Bakayoko, quando il "vaffa..." scende in campo
In principio fu Giorgio Chinaglia, e il celebre Vaffa detto a Ferruccio Valcareggi che lo sostituì durante Italia-Haiti dei Mondiali di Germania 1974. Da allora e fino alla lite Gattuso-Bakayoko, c'è una lunga galleria di insulti e parole grosse fra tecnico e giocatore nel corso di una partita. C'è stato perfino chi è venuto alle mani, come Delio Rossi ai tempi della Fiorentina, costretto a contenere l'ira e le voglie pugilistiche di Adem Ljajic. E come non ricordare, a proposito della squadra viola, il clamoroso 'vai tomar no...' che è l'equivalente 'brasileirò del Vaffa, di Edmundo a Giovanni Trapattoni che l'aveva richiamato in panchina durante una sfida con la Roma.

Nella galleria degli insulti non possono mancarne altri azzurri e mondiali, come Carnevale a Vicini ad Italia '90: però quella sostituzione, nel match contro l'Austria, fu la salvezza dell'Italia perché entro Totò Schillaci e quattro minuti dopo fu l'apoteosi anche se alla fine la Coppa finì nella mani della Germania. Quattro anni dopo, altro mondiale altra lite: toccò a Roberto Baggio e al «questo è matto» detto ad Arrigo Sacchi che, costretto a un cambiòtatticò per l'espulsione di Pagliuca contro la Norvegia richiamò in panchina proprio il Codino. Anche altri grandi allenatori, quindi non solo Sacchi, sono stati mandati a quel paese: è successo a Fabio Capello quando sostituiva Vincenzo Montella ai tempi della Roma, e a Roberto Mancini con Mario Balotelli, protagonista in maglia del Nizza anche di un brutto episodio con un allenatore avversario, quello del Bastia Francois Ciccolini, col quale volarono parole grosse e, denunciò l'attaccante, anche parole di troppo legate al colore della pelle. Anche Rino Gattuso, che ora si è preso il «fuc....» da Bakayoko, a suo tempo, da giocatore rossonero, se la prese con il suo tecnico Max Allegri, del quale a Perugia era stato compagno di squadra.

Due anni fa c'è stato invece l'insulto di Edin Dzeko a Luciano Spalletti, per una sostituzione a 20' dalla fine contro il Pescara, mentre a Londra (sponda Chelsea) ricordano ancora quello in italiano affinché capisse bene del solitamente pacato David Luiz ad Antonio Conte.
Il brasiliano poi si giustificò con la «troppa adrenalina». Perfino a Cristiano Ronaldo è capitato di prendersela col proprio tecnico, quando Rafa Benitez allenava il Real e CR7 lo insultò dopo un rimprovero dalla panchina durante un'amichevole. Nella galleria dei «Vaffa...» c'è Antonio Cassano, che se la prese non solo con i suoi allenatori ma anche con due suoi presidenti, Sensi e Garrone. Un altro dei record negativi di Fantantonio.

Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Maggio 2019, 17:15

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