Nell'asta dei diritti per la Serie A è cosa buona e giusta che chi compra pensi a ripristinare la singola partita in pay-per-view

Nell'asta dei diritti per la Serie A è cosa buona e giusta che chi compra pensi a ripristinare la singola partita in pay-per-view

di Marco Castoro

C’era una volta Telepiù. Dopo è arrivato anche Stream. Poi Sky che si è pappato tutto. Ma Mediaset Premium si è presa la Champions e alla Rai è rimasta la Nazionale e la Coppa Italia, anche perché su Mondiali ed Europei i colossi si sono tuffati non badando a spese. Negli ultimi anni Sky, oltre ai motori, ha acquistato Serie A, Premier, Champions ed Europa League. A Dazn un po’ di Serie A e la Liga. Fin qui il periodo delle vacche grasse. Ora però viviamo la crisi economica dettata dalla pandemia. Gli stadi sono vuoti e non si sa ancora quando torneranno a riempirsi e le società calcistiche hanno le entrate ridotte al lumicino. L’unica carta che hanno a disposizione è quella dei diritti tv.  

E allora come se la gioca la Lega Calcio? Vendendo i diritti a pacchetti e alzando l’asticella della quota per l’acquisto. Anche perché ha fiutato che nuovi colossi si stanno affacciando all’orizzonte, tipo Amazon (che ha già fatto acquisti in Champions) e Netflix, approfittando del fatto che Sky non ha più la forza (e tanti soldi) per fare la voce grossa.

Tra l’altro la Lega ha aperto un contenzioso sull’ultima rata.

E allora che cosa si deve aspettare il tifoso sul divano di casa? Ai pacchetti per satellite, internet, digitale si è già abituato. Ma allo spacchettamento delle partite che costringono a fare più di un abbonamento non si abituerà mai. Anche perché gli abbonamenti costano e la crisi economica la sta vivendo pure (e soprattutto) il consumatore.
La vendita dei pacchetti all’asta porterà soldi in cassa alla Lega però almeno chi compra – soprattutto se sono più di uno a divedersi la torta – lasciasse una finestra per l’evento in pay-per-view, il singolo acquisto della partita, così magari chi non è abbonato e vuole vedersi il big match può comprarselo e guardarlo. E si evita di fare l’errore di Mediaset Premium che quando acquistò l’esclusiva della Champions non fece l’offerta per la singola partita e gli abbonamenti furono inferiori alle più rosee aspettative del costoso investimento.


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Gennaio 2021, 22:20

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