Ancelotti e l'addio al Napoli: «Dimissioni? Mai nella mia vita». E va a cena con De Laurentiis

Ancelotti e l'addio al Napoli: «Dimissioni? Mai nella mia vita». E va a cena con De Laurentiis
«Non ho sentito nessuno, non so niente di ciò che accadrà. Domani mi vedrò con la società e vedremo. Dimissioni? Non le ho mai date nella mia vita e non lo farò mai. Non so se sabato sarò ancora io l'allenatore, valuteremo domani (mercoledì) con il presidente. Sarà un incontro di comune accordo per valutare la situazione del momento»». Così Carlo Ancelotti ai microfoni di Sky Sport al termine della vittoria del suo Napoli con il Genk nell'ultima sfida del girone di Champions League. In serata Ancelotti è andato poi a cena con De Laurentiis.



«Rimanere al Napoli? Mi auguro di si - ha dichiarato - ma è una valutazione che deve fare la società e il presidente. Valuteremo cosa fare. Contatti con Gattuso? Io non ho saputo niente. Ho preparato e pensato alla partita. I giocatori sono stati attenti e concentrati, non è stata spettacolare, ma chiusa bene nel primo tempo. I rumors che si rincorrono. Mie dimissioni? No, non l'ho mai fatto in vita mia e mai lo farò»

L'allenatore azzurro ha lasciato lo stadio San Paolo salutando i tifosi sugli spalti. Il tecnico, il cui futuro sarebbe in bilico nonostante il passaggio agli ottavi di finale di Champions League, a fine partita è entrato sul terreno di gioco per salutare gli arbitri e poi ha percorso il prato verso gli spogliatoi mentre i tifosi gridavano «Carlo, Carlo». Ancelotti li ha salutati e poi si è diretto agli spogliatoi.  

«Rispetto al Bayern Monaco - dice ancora Ancelotti a Sky -, sono due situazioni molto diverse. A Monaco è stato uno scontro con la società soprattutto, nel senso che pensavo fosse necessario un cambio della vecchia guardia per mettere forze fresche. E devo dire che con qualche giocatore a Monaco mi sono scontrato. Qui è tutta un'altra questione, il problema è che la squadra non è riuscita a esprimere le qualità migliori ma non perché ci sia attrito tra me e i giocatori, perché tra me e loro non c'è nessun attrito».

«È successo qualche episodio, come succede da tutte le parti
- aggiunge -, con qualche giocatore dispiaciuto perché non ha giocato, ma questi non sono attriti, tant'è che ci sono stati calciatori che hanno giocato menomati proprio per darmi un segnale di presenza, di forza e di vicinanza. È un discorso completamente diverso».

Ma anche in questo caso le discussioni sono avvenute più con la società che con lo spogliatoio? «No, neanche con la società, non ho avuto discussioni con la società - risponde -. Il fatto di essere messo in discussione è normale, come succede nel calcio. Ho detto che non voglio essere giudicato per quello che ho fatto, devo essere giudicato per quello che sto facendo e in questo momento i risultati in campionato del Napoli non sono soddisfacenti».

La situazione in campionato è recuperabile? «Il campionato è ancora molto lungo. È vero che siamo distanti dal quarto posto - spiega - ma con il recupero di tutti i giocatori e il miglioramento della performance di altri, ci possiamo rimettere in carreggiata anche in campionato». È stata una decisione del Presidente De Laurentiis quella dell'incontro di domani? «No, e sarà un incontro di comune accordo per valutare la situazione del momento».

 
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Dicembre 2019, 23:46

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