L'ex Massimo Ambrosini: «Scudetto? Milan, devi crederci fino in fondo»

L'ex Massimo Ambrosini: «Scudetto? Milan, devi crederci fino in fondo»

di Massimo Sarti

In 17 stagioni di Milan ha raggiunto i vertici dell’Italia, dell’Europa e del Mondo, con 12 trofei messi in bacheca. Ora è tra i più apprezzati talent di Sky Sport. Per questi e per tanti altri motivi Massimo Ambrosini è un grande conoscitore di tutto ciò che riguarda i rossoneri, la serie A e non solo. Il Diavolo è in fuga è una certa parolina magica fa sempre più capolino a proposito della squadra di Stefano Pioli.


Ambrosini, secondo lei questo Milan è da scudetto?
«Sì, può giocarsela sino in fondo. Secondo me ha, insieme, l’incoscienza di un gruppo giovane e il coraggio di una squadra forte. È vero che all’inizio poteva essere una sorpresa e che siamo ancora nelle prime fasi di campionato, ma questo è un Milan ben allenato, con giocatori funzionali e con colui che ancora oggi, insieme a Cristiano Ronaldo, sposta di più gli equilibri. Quasi superfluo fare il nome».
Vero. Ma i rossoneri hanno finora fatto risultato pure senza Ibrahimovic. Segno di un ulteriore salto di qualità?
«Ibra nobilita questa squadra, mai potremmo dire che senza di lui è lo stesso Milan. Ma è ormai un gruppo che ha nel gioco la propria forza, che dà la sensazione di essere sempre più consapevole, che sta crescendo e che è ormai una realtà. Ha imparato anche a gestire l’assenza di Ibrahimovic».
Questo Milan assomiglia a qualcuno dei suoi Milan? C’è chi lo ha paragonato a quello dello scudetto di Zaccheroni del 1999...
«In realtà quel Milan aveva trovato la formula giusta solo nelle ultime 10 partite di campionato. Il Milan di Pioli già dalla ripresa dello scorso campionato sta dimostrando di poter battere chiunque».
Veniamo alle avversarie del Milan. Lei ha giocato con Andrea Pirlo, la cui Juventus in campionato soffre un po’ di “pareggite”...
«Quando si cambia guida tecnica, in un’annata che in pratica non ha avuto precampionato, qualche difficoltà bisogna metterla in preventivo. Secondo me pure nelle difficoltà, pur ancora senza un gioco spumeggiante, la Juventus avrebbe dovuto comunque ottenere qualcosa in più».
Conosce bene anche Rino Gattuso, alla guida di un Napoli rilanciatosi con il 4-0 sulla Roma.
«Il Napoli ha una rosa di grandissima qualità. Ma sono davvero tante le pretendenti alle zone alte della classifica. Potremmo assistere ad uno dei campionati più belli degli ultimi anni».
E l’Inter? Troppe critiche come dice Antonio Conte?
«Le critiche derivano dalle potenzialità che una squadra può avere.

L’Inter non deve stupirsi che la si indichi tra i competitor più importanti, per il cammino fatto dall’anno scorso e per la stima che si ha nello stesso Conte. Ma ci sta anche la strategia di comunicazione per compattare il gruppo».


Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Dicembre 2020, 08:45

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