Europei 2021, l'ex azzurro Altobelli: «È l'Italia del gol, ma Barella può diventare come Tardelli»

Europei 2021, l'ex azzurro Altobelli: «È l'Italia del gol, ma Barella può diventare come Tardelli»

di Francesco Balzani

Il 15 novembre del 1986 a Milano l’Italia di Vicini piegava 3-2 la Svizzera e metteva il primo tassello per Euro ’88. A regalare la vittoria una doppietta di Altobelli (uno in rovesciata, l’altro su rigore). Spillo il 5° marcatore della storia della Nazionale che nel 1982 aveva messo il marchio sul 3-1 alla Germania. Era un altro calcio. Stasera gli azzurri a Roma si giocano il primo posto del girone contro Xhaka e compagni e l’ex bomber, oggi opinionista Rai per l’Europeo, ha sensazioni più che positive

Spillo, questa Italia dove può arrivare?

Fino alla fine. Ero convinto già prima dell’inizio dell’Europeo che l’Italia avrebbe fatto una bella figura. Dopo la vittoria con la Turchia ne ho avuto la certezza. Gli azzurri giocano per vincere sempre, anche quando sono in vantaggio puntano sempre a divertire e far male. Venerdì scorso meritavamo il 5-0 contro una squadra che ha provato in tutti i modi a chiudersi. Un gran bel segnale.

E ora la Svizzera.

 Che è un avversario tosto perché conosce bene il nostro calcio così come la conosce Petkovic. La mia doppietta nel 1986 la ricordo bene e devo ringraziare giovani dell’epoca come Vialli, e pensare che mi convinse Vicini a non smettere dopo il mondiale messicano.

Chi vede come uomo partita? 

Io dico Barella, molti parlano di Kanté che è fortissimo ma Nicolò segna anche di più e ha solo 24 anni. Può essere il nuovo Tardelli.

La sua Nazionale del 1982 resta la più amata, ma anche questa ha un gran seguito.

Il nostro gruppo era fenomenale,  ci hanno amato più di altri forse perché abbiamo sconfitto in fila l’Argentina di Maradona, il Brasile di Falcao e Zico, la Polonia di Boniek e poi la Germania di Rummennige.

Il meglio del meglio. Questo però come compattezza di squadra lo ricorda davvero tanto, devo dire che ho rivisto personalità.

L’Europeo è un tabù per una Nazionale che ha sempre fatto bene ai Mondiali.

Ma guarda io sono stato fortunato perché sono arrivato due volte tra i primi quattro: nel 1980 ci hanno tolto la finale non concedendoci due rigori col Belgio e nel 1988 ho fatto da chioccia alla nuova Nazionale di Vicini perdendo solo in semifinale con l’Unione Sovietica. A volte è solo questione di sfortuna come nel 2000 col Golden Gol.

C’è oggi un nuovo Altobelli?

No, onestamente non c’è e poi non sta a me dirlo. Ero completo, non dico che ero il più forte ma non c’era nessuno migliore di me. Il numero nove più forte del mondo oggi è Lukaku seguito da Lewandowski.

Un commento sul caso Eriksen.

E’ stato il derby più bello della storia. I tifosi del Milan pregavano per Eriksen e i tifosi dell’Inter ringraziavano Kjaer che gli ha salvato la vita. Per fortuna è finita bene.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Giugno 2021, 08:58

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