Agnelli: "Juve, grande stagione. Ora possiamo
competere con le grandi potenze europee"
di Timothy Ormezzano
La finale di Berlino non deve essere un approdo ma «un punto di partenza». Certo, planare sulla finale del 2016, assegnata al Meazza, non sarà facile: «Ogni anno le finaliste cambiano...».
Agnelli elegge quindi Morata quale «giocatore più determinante della nostra Champions». Lo spagnolo è con Bonucci nel mirino del Real di Benitez, ma il diritto di “recompra” per 30 milioni non sarà esercitabile dalle merengues prima del 2016.
Entro domani l’ad Marotta conoscerà le volontà dell’ormai quasi ex Tevez, tentato da Boca, Psg e Atletico Madrid. A proposito dei Colchoneros, la Juve è pronta a offrire 15 milioni per Mandzukic. Per Pirlo, invece, oltre a New York City e Miami, si registra l’affondo del Sydney Fc.
Passando alle beghe interne, Agnelli vieta alle istituzioni calcistiche di salire sul carro dei vincitori: «La Juve non rappresenta il successo del sistema calcio italiano». Nessun passo indietro, inoltre, nella “lite temeraria” con maxi richiesta di danni (443 milioni) alla Figc: «La mia posizione è la stessa di quattro anni fa».
Infine, in merito alla cessione del 48% del Milan a Bee Taechaubol per 500 milioni, Agnelli solleva qualche dubbio: «Se guardo i bilanci, fatico a trovare una quadra a quel numero».
Intanto si guarda alla Juve che verrà: niente stella d’argento sulle prossime maglie griffate Adidas, nessuna tournée esotica, raduno il 16 luglio a Vinovo (il 20 per i Nazionali) e due amichevoli già programmate, il 25 luglio (ore 19.05) a San Gallo contro il Borussia Dortmund e il 1° agosto (ore 21) a Marsiglia contro l’Olympique.
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Giugno 2015, 10:20