Adani: «Il calcio è il nostro rifugio in questi mesi difficili. Lo scudetto? Inter favorita, ma il Milan c'è»

Adani: «Il calcio è il nostro rifugio in questi mesi difficili. Lo scudetto? Inter favorita, ma il Milan c'è»

di Piergiorgio Bruni

Oltre 400 partite tra i professionisti, la Nazionale durante la gestione Trapattoni, una carriera intensa e sempre in crescita. Non soltanto tecnica, ma soprattutto interiore. Daniele Adani, oggi, è un apprezzatissimo commentatore di Sky e, alla vigilia del turno infrasettimanale di Campionato, analizza il momento che sta vivendo il pallone nostrano.

Che sapore ha il calcio professionistico al tempo del Covid-19?

«È un po’ precario, leggermente dimesso, ma allo stesso tempo un rifugio dove trovare pace, passione ed emozione».

Sarà un testa a testa fra Inter e Milan fino all’ultimo?

«I nerazzurri, a oggi, sono i favoriti. Negli ultimi 3 mesi, la squadra di Conte ha dimostrato i maggiori miglioramenti, rendendosi più produttiva in termini di realizzazioni. Il Milan, dal canto suo, a prescindere da come andrà a finire, merita la posizione in classifica: contro la Roma, ad esempio, ha vinto meritatamente per il computo di occasioni avute».

La Juve di Pirlo segna di più e non subisce come quella di Sarri, ma ha 8 punti in meno. Che cosa non funziona?

«Non riesce ancora ad avere continuità, nel modo in cui vuole l’allenatore. Ovviamente, come in tutti i meccanismi, serve il giusto abbinamento tra le idee di gioco e le qualità degli interpreti».

Come mai la Roma di Fonseca, invece, non riesce a battere le avversarie più forti?

«I giallorossi hanno un’idea di calcio giusta e sono una squadra forte, ma le prime non concedono spazi agli errori.

Purtroppo, non è stata perfetta nella sua totalità».

Le italiane possono puntare a un successo nelle coppe europee?

«In Champions soltanto la Juventus, eventualmente, può compere. Discorso differente in Europa League: quella dev’essere la competizione dell’Italia. Un terreno da sfruttare per tornare a primeggiare: sia Roma, sia Milan devono puntare ad arrivare in fondo».

Che cosa si aspetta dal caso tamponi Lazio?

«Non conoscendo i dettagli è difficile analizzare la vicenda, tuttavia mi auspico quello che vorrei accadesse nella vita di ogni giorno: il rispetto della giustizia secondo il regolamento».

Le fa strano immaginare Ibrahimovic al Festival di Sanremo?

«Indipendentemente da quello che lascerà, credo sia una cosa forte e insolita. Non sono in discussione né la società Milan e neppure la professionalità del calciatore, peraltro infortunato durante la gara con la Roma, ma è indubbio che ci sia stata manica larga nella concessione».


Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Marzo 2021, 14:26

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