Basket, Supercoppa a Reggio Emilia: battuta
in finale un'Olimpia Milano fuori condizione

Basket, Supercoppa a Reggio Emilia: battuta ​in finale un'Olimpia Milano fuori condizione

di Fabrizio Ponciroli
MILANO - Supercoppa italiana svanita, ancora una volta. Milano resta a bocca asciutta, superata da una Grissin Bon Reggio Emilia con più voglia di vincere e abilissima a sfruttare le lacune di un'Olimpia ancora in fase sperimentale (80-68 il finale al PalaRuffini di Torino).





Tanti alibi per l'EA7. Il concetto di squadra è ancora una chimera, gli schemi sono solamente abbozzati ma perdere fa comunque sempre male. Poche luci e tante ombre nella prestazione biancorossa. In ritardo di condizione Alessandro Gentile, così come Hummel, Jenkins e Macvan, rimandati tutti gli altri, in particolare Andrea Cinciarini, a lungo in tilt al cospetto della sua ex squadra. I primi minuti dell'Olimpia sono decisamente rivedibili. Il solo Gentile tiene a contatto la squadra di Repesa, in evidente confusione e incapace di trovare un aneddoto all'aggressività di Reggio Emilia.



Nel secondo quarto, trascinati da Della Valle, gli avversari scappano via. Milano è fallimentare dalla linea della carità (4/16 all'intervallo) ma, grazie ad una caterva di rimbalzi offensivi, riesce, miracolosamente, ad andare all'intervallo sotto di sole tre lunghezze (39-36 Grissin Bon).

Nella ripresa si sveglia Gentile, ma quello in maglia Reggio. Milano sbaglia l'impossibile, perdendo palloni su palloni e si ritrova a -11 a 10' dalla fine. Nell'ultimo quarto la voglia della Grissin Bon di portarsi a casa il trofeo è rimarchevole. Il divario si fa importante.



L'Olimpia si sbriciola, Repesa alza le mani al cielo quasi ad invocare un miracolo che non arriva. Vince, meritatamente, Reggio Emilia (Della Valle, 13 punti, MVP della partita) che in semifinale aveva fatto fuori i campioni d'Italia di Sassari. Lavori in corso in casa biancorossa, come sottolinea coach Repesa nel post match: «Abbiamo giocato peggio che in semifinale. E' mancata lucidità e la giusta forza mentale. Ora dobbiamo chiuderci in palestra e lavorare per creare un nostro sistema di gioco». La Supercoppa, l'unico trofeo che manca nella ricca bacheca dell'EA7, resta stregato. Inizio in salita…
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Settembre 2015, 17:34
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