Matt Ryan, dal lavoro al cimitero a "eroe" in Nba: salva i Lakers e LeBron dalla sconfitta. Un anno fa faceva l'operaio

Nel 2020 l'Nba gli aveva voltato le spalle, ma lui era rimasto aggrappato al sogno. Stanotte ha avuto quello che ha sperato tutta la vita

Matt Ryan, dal lavoro al cimitero a "eroe" in Nba: salva i Lakers e LeBron dalla sconfitta. Un anno fa faceva l'operaio

di Valerio Salviani

Matt Ryan eroe per una notte in Nba. A Hollywood, a pochi chilometri da dove si è compiuto il miracolo sportivo, qualcuno si starà già sfregando le mani pensando a un film sulla sua storia, che lo stesso protagonista ammette essere incredibile: «È qualcosa che non ho mai sentito prima». E c'è da credergli. Un anno fa lavorava come operaio nel cimitero del nonno e come fattorino, pensando a una vita lontano dal suo sogno. Stanotte ha salvato i Los Angeles Lakers e LeBron James da una sconfitta, con una tripla dall'angolo sulla sirena.

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Matt Ryan, cosa ha fatto

Probabilmente non sarebbe dovuto essere neppure in campo in quel momento, invece ha deciso il match con un tiro di quelli che cambiano la vita. Con i Lakers sotto di 3 punti in casa contro i New Orleans Pelicans, a 1 secondo dalla fine, ha ricevuto palla da rimessa laterale e ha tirato dall'angolo. Pochi secondi col fiato sospeso, poi il canestro che ha fatto esplodere il palazzo. Grazie ai suoi 3 punti, i Lakers hanno potuto giocare l'overtime e vincere la partita. Con LeBron James raddoppiato, il compagno Austin Reeves ha deciso di passargli la palla sperando nel tiro della vita. E ha avuto ragione. 

Chi è Matt Ryan

Di sconosciuti che decidono le partite ad alti livelli ce ne sono tanti, ma una storia come la sua merita di essere raccontata. Dopo una carriera non esaltante al college terminata nel 2020, nessuno in Nba lo prende in considerazione. La pandemia gli complica i piani, ma Matt Ryan decide di non abbandonare il suo sogno (nonostante una laurea in economia) e si arrangia con lavoretti saltuari continuando ad allenarsi nelle ore libere. Si crea un campo davanti casa («la palestra non mi ha fatto allenare»), disegnando con i gessetti la linea da tre punti e lavora sul suo tiro dalla distanza per 4 ore ogni giorno.

Da fattorino guadagna 1200 dollari al mese. E suo nonno gli trova un posto come tuttofare in un cimitero poco distante da New York. «Fino ad aprile mi sono occupato di pulire le lapidi dalle foglie e di sistemare la terra vicino alle tombe. Alcune mattine era talmente freddo che sotto i pantaloni tenevo il pigiama», racconta. Ha tenuto duro per circa 8 mesi, attraversando momenti di sconforto che avrebbero fatto mollare chiunque. Poi, quando stava per mollare, è arrivata la chiamata dai Denver Nuggets.

Non basta per ottenere un contratto, ma è sufficiente per rientrare nel giro. Gioca in G-League (la lega di sviluppo dell'Nba) fino a febbraio 2022, poi sorprendentemente i Boston Celtics gli offrono un contratto fino al termine della stagione. Non riesce a mettersi in mostra, ma in astinenza di tiratori, i Lakers pensano a lui per allungare il roster di questa stagione. Stanotte il cerchio si è chiuso. «È una storia incredibile, da non credere», ha detto Ryan. Comunque vada, ancora una volta il sogno americano si è compiuto. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 16:02
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