LOGO PER KOBE
Sulla maglia che i Lakers hanno indossato nella partita contro Portland, c'era il logo che riporta le iniziali KB in onore del Black Mamba. Inoltre nello spogliatoio gialloviola, è stato riservato un posto speciale alla maglia numero 28: l'unione tra il numero 8 - vestito da Kobe ai Lakers - e il numero 2, quello con cui la piccola Gianna stava iniziando a calcare i parquet di pallacanestro. Il quintetto dei Lakers invece è stato annunciato per una volta come cinque «Kobe Bryant», a testimonianza di come la partita e tutta la serata fossero dedicate a lui. «Tutti quelli che sono qui fanno parte di una vera famiglia, e so che Kobe, Gianna, Vanessa e tutta la famiglia Bryant vuole ringraziarvi dal profondo del cuore, come Kobe ha detto nel suo ultimo discorso qui in questa arena. So che prima o poi ci sarà una commemorazione per lui, ma guardo a questa serata come a una celebrazione dei 20 anni di Kobe, del sangue, del sudore, delle lacrime, del corpo allo strenuo, e delle innumerevoli volte in cui si è rialzato, delle infinite ore di lavoro, della determinazione a diventare il più grande giocatore possibile», ha aggiunto LeBron. «Stanotte celebriamo il ragazzo che è arrivato qui a 18 anni e che si è ritirato a 38, e che è diventato il miglior padre che abbiamo visto negli ultimi tre anni. Kobe è un fratello per me. Il fatto che io sia qui ora vuol dire tantissimo per me: insieme ai miei compagni vogliamo portare avanti la sua eredità non solo per questa stagione, ma fino a quando potremo continuare a giocare a basket perché è quello che amiamo ed è quello che Kobe avrebbe voluto. Perciò, nelle parole di Kobe Bryant: Mamba out. Ma nelle nostre parole: noi non lo dimenticheremo mai. Vivrai per sempre fratello. Vi amo tutti», ha concluso LeBron.
FOLLA IN LACRIME
I 24.2 secondi di silenzio, i cori MVP e «Kobe, Kobe» che per tutta la partita hanno accompagnato le azioni di gioco, ha reso la celebrazione tanto coinvolgente quanto commovente. La folla impressionante raccolta fuori dallo Staples Center anche senza poter seguire sui maxischermi la partita, tutto per Kobe. Alla fine la partita è stata vinta dai Portland Trail Blazers 127-119, trascinati dai 48 punti di Damien Lillard, ma per una volta del risultato è importato poco a tutti. Come ha sottolineato il coach dei Lakers Frank Vogel, oggi è stato terapeutico ritrovarsi tutti insieme e ripartire proprio dal basket. Il rifugio di Kobe Bryant che vivrà sempre nel cuore della Lakers Nation e di tutte le persone che lo hanno amato.
Ultimo aggiornamento: Sabato 1 Febbraio 2020, 14:06
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