Kobe Bryant, l'incidente fatale dovuto a un errore del pilota? «Credeva di salire di quota»

Kobe Bryant, l'incidente fatale dovuto a un errore del pilota? «Credeva di salire di quota»
Ci sarebbe anche l'errore umano del pilota Ara Zobayan tra i fattori del tragico incidente che ha portato alla morte di Kobe Bryant e di sua figlia Gianna, detta Gigi. È quanto rivelato dalle ultime indagini degli inquirenti che stanno cercando di ricostruire tutte le cause della tragedia dell'elicottero schiantatosi il 26 gennaio scorso sulle colline di Calabasas, in California, in cui oltre alla leggenda dell'Nba e alla figlia, morirono altre sette persone, compreso il pilota.

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Dalle prime indagini era già stato accertato che a causare l'incidente fossero state la folta nebbia e la mancanza di dispositivi in grado di riconoscere il terreno. Questi due fattori, però, secondo gli inquirenti vanno legati anche ad un errore del pilota, che era convinto di prendere quota mentre in realtà l'elicottero si stava abbassando fino a schiantarsi sulla collina sopra Calabasas. Ara Zobayan, infatti, avrebbe comunicato via radio ai controllori del traffico aereo di essere in fase di ascesa fino a 4000 piedi per poter superare le coltri di nebbia, ma in realtà l'elicottero si stava abbassando di quota.

Le nuove relazioni degli inquirenti non sono comunque il capitolo finale delle indagini. Sono già state escluse le prime ipotesi, come quella di una avaria al motore, ma ora tra gli indagati potrebbero finire i responsabili della società Island Express Helicopters, accusati di non aver ottemperato a tutte le norme di sicurezza previste dalle leggi sull'aviazione civile privata e denunciati per questo da Vanessa, la vedova di Kobe Bryant.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Giugno 2020, 22:42
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