James Harden, insulti razzisti sotto il post dell'Adidas. In tanti lo difendono: «Se vuole vi si compra tutti»

James Harden, insulti razzisti sotto il post dell'Adidas. In tanti lo difendono: «Se vuole vi si compra tutti»

di Domenico Zurlo
James Harden, a quasi 30 anni, è ormai una star consolidata del basket NBA: sebbene non sia ancora riuscito a portare a casa un titolo (anche quest’anno i suoi Houston Rockets si sono dovuti inchinare in semifinale di conference ai Golden State Warriors), è indiscutibile che ‘il Barba’ sia una delle stelle di riferimento del panorama mondiale. Tanto che Adidas ha deciso di puntare proprio su James Harden per la sua ultima campagna.

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Stipendio monstre da 28,3 milioni di dollari l’anno, Harden è anche un volto di punta della Adidas. E proprio la Adidas ha usato il suo faccione per una campagna social, con un post su Facebook che descriveva alcuni sconti negli Outlet online: peccato che la notorietà di Harden qui in Italia non sia la stessa che ha tra gli appassionati di pallacanestro. E sotto il post sono spuntati diversi commenti terribili.

A notare quanto accaduto è stata la pagina La Giornata Tipo, che da qualche anno si occupa di basket con centinaia di migliaia di followers sulle varie piattaforme social: alcuni utenti hanno insultato James Harden, spesso con epiteti razzisti. «Chi ti ha fatto uscire dalla gabbia?», scrive uno. «Sembra un terrorista islamico», scrive un altro. E ancora: «Ma questo chi è, quello che smaltisce i vostri rifiuti?». «Ma che schifo è?». «Mah, mi sembra una presa per il culo… Complimenti, vi fate onore», scrive un altro.
Ma il commento più eloquente è di 7 righe, quasi delirante: «Non possiamo commentare in nulla poiché essendo di colore è in fascia protetta, questo è il vero razzismo da parte dei finti buonisti e sinistroidi, ho scritto sinistroidi e non sinistra non a caso - scrive l’utente - Detto ciò questa persona è un cesso e non capisco perché faccia questa pubblicità, l’unica cosa che mi viene in mente è che Adidas sfrutti il colore della pelle e la sua cessitudine per creare gli scontri, a me come cliente mi ha già perso».
 

Ovviamente al fianco di questi inaccettabili e ignoranti commenti da parte di persone che non conoscevano Harden, né il suo talento, né il suo stipendio, in tanti sono intervenuti per condannare duramente il razzismo. «Chi è quello? Quello può comprarsi tutti voi e tutti i vostri beni messi assieme», scrive Uccio. «Si vede proprio che in Italia si parla solo di calcio, manco a sapere che quest’uomo è uno dei migliori giocatori al mondo in questo momento», aggiunge Filip.

La stessa Adidas, tra i commenti, è intervenuta per chiudere la questione: «No al razzismo, solo creatività. In Adidas può giocare qualsiasi giocatore, siamo una squadra di MVP, fuori e dentro il campo. Non c’è spazio per il razzismo nella nostra community, sentiti libero di non seguirci più. Non abbiamo bisogno di te». Parole certamente sacrosante: a prescindere dal giudizio estetico legato al suo look eccentrico (ma siamo sicuri che chi lo critica vorrebbe tanto vivere anche un solo giorno al suo posto), se proprio volete trovare un motivo per criticare 'il Barba', potete sempre scrivere che tira troppo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Maggio 2019, 10:16
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