Dan Peterson: «Scudetti assegnati anche se non si gioca»

Dan Peterson: «Scudetti assegnati anche se non si gioca»

di Marco Zorzo
Mister Lipton è una istituzione del basket italiano. E non solo. Al secolo Daniel Lowell Peterson. Per tutti Dan: 84 anni e non sentirli affatto. Graffiante e preciso come sempre. Non le manda a dire nemmeno stavolta. Alla faccia del coronavirus e di certe scelte.

Prima domanda d’obbligo: come sta Dan Peterson?
«Bene, grazie. Triste per quanto sta accadendo in Italia e nel resto del mondo. Abbiamo a che fare con un maledetto virus...».
Dopo rugby e basket, pure il volley ha gettato la spugna e non assegnerà lo scudetto in Italia. Il suo pensiero?
«Beh, non sono d’accordo. Visto che sono stati giocati quasi otto mesi, io il titolo lo assegnerei alla prima in classifica».
Nel basket non avrebbe dubbi, vero?
«Già, Virtus Bologna. Per carità, non voglio interferire con le decisioni prese da Gianni Petrucci, però a mio avviso è stata una decisione un pochino affrettata. Io lo scudetto, ripeto, lo darei a Bologna. La Virtus ha dominato la stagione fin dall’inizio. E non trovo giusto aver annullato il campionato. Intendiamoci, lo stesso vale per il rugby e per il volley».
Quindi scudetti alla Lube per la pallavolo e a Rovigo per quella ovale?
«Direi proprio di sì, visto che al momento della sospensione, erano in testa in Superlega Volley e Top 12 di rugby».
Allora la stessa cosa dovrebbe valere anche per il calcio?
«Sicuramente. Se in serie A non si dovesse riprendere, il titolo lo darei alla prima in classifica, ovvero la Juventus. Ma credo che nel calcio useranno un metro differente rispetto agli altri sport di squadra che hanno chiuso i battenti».
Ovvero, mister Dan?
«Beh, credo che riusciranno a concludere la stagione agonistica. Così come la Uefa vuole assegnare Champions ed Europa League, anche a costo di terminare ad agosto».
Tornando al basket, Nba ed Eurolega sono ancora in stand-by...
«Già, sia qui in Europa che negli States non hanno ancora deciso se chiudere qui oppure aspettare. Un po’ come ha fatto la Uefa nel calcio. Diciamo che il caos, per certi versi, regna sovrano...».
Lei farebbe terminare la stagione nelle due competizioni?
«Mhmm, domanda da un milione di dollari... Difficile dirlo ora».
Ultimo flash: lei che a Milano ha vinto (quasi) tutto nel basket, perché ora è difficile vincere con l’Olimpia? Prima Scariolo, adesso Messina...
«Credo che non si possa paragonare il mio basket Anni 80 con quello attuale. Un po’ come fare il raffronto nel calcio. Penso che Ettore Messina debba avere un’altra chance. Mi sembra il minimo».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Aprile 2020, 08:34
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