Vito Cozzoli, presidente di Sport e Salute: «Coppa e Internazionali, ripartenza in grande stile»

Vito Cozzoli, presidente di Sport e Salute: «Coppa e Internazionali, ripartenza in grande stile»

di Davide Desario

Vito Cozzoli entra nel quartier generale di Wesportup davanti al Centrale. Sinner ha appena battuto negli ottavi di finale il serbo Krajinovic. Gli altoparlanti sparano a tutto volume il successo sanremese di Dargen D'Amico Dove si balla. E lui, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, non crede ai suoi occhi. Anche perché venne nominato a marzo 2020 nel pieno di quella pandemia che ha bloccato tutto, anche e soprattutto lo sport.


Mercoledì lo stadio Olimpico, asset di Sport e Salute, ha ospitato la finale di Coppa Italia, domenica ci saranno le finali degli Internazionali. Il Foro Italico è il centro dello sport?
«Mercoledì è stata una giornata straordinaria. Una festa davvero. Per la finale di Coppa abbiamo raggiunto quasi il massimo della capienza dell'Olimpico con 67.900 spettatori. Nello stesso giorno al Foro sono entrate 34mila persone. Organizzare i grandi eventi è una delle nostre missioni insieme alla promozione dello sport di base».


Fa ancora più piacere dopo due anni di pandemia?
«Sport e salute è un driver di crescita sociale, economica e turistica. La pandemia ha generato una grande richiesta di sport e noi dobbiamo lavorare per creare iniziative e idee su tutto il territorio in sinergia con le istituzioni locali».


Da dove si riparte?
«Sicuramente dalle scuole. Stiamo facendo un lavoro straordinario. Abbiamo già coinvolto il 60% della popolazione scolastica della primaria, 1,5 milioni di studenti, 76mila classi. I ragazzi devono fare sport a scuola ma anche il pomeriggio».


E poi?
«Dobbiamo stare più vicini al Paese reale. E lo abbiamo fatto rivedendo completamente il concept delle nostre 123 sedi: siamo usciti dai palazzi e siamo andati in strada. Offriamo supporto alle società sportive, consulenza a loro e a chi vuole fare sport».


Esiste un gap tra nord e sud?
«C'è un gap di impiantistica da colmare. Ma non c'è alcun gap nella voglia di fare. La nostra sede più bella è a Cosenza. Abbiamo fatto ottime iniziative a Palermo con il sindaco Orlando, a Napoli con il sindaco Manfredi. A Roma con Gualtieri di recente abbiamo inaugurato un impianto avveniristico sul tetto di un centro commerciale».


Eppure in passato c'era chi ha detto di voler spostare da Roma gli Internazionali.
«Gli Internazionali di tennis sono la storia, il presente e il futuro di Roma per tre motivi.

Il primo è la straordinarietà del suo pubblico. Il secondo è l'amore che i campioni hanno per questa realtà e per la capitale. Il terzo è che Sport e Salute sta investendo molto sul Foro Italico».


Come?
«Ringrazio il governo per lo stanziamento di 80 milioni di euro con quale renderemo il Foro più efficiente e moderno. Abbiamo finalmente sbloccato la gara internazionale per la copertura del Centrale. Sono state aperte le buste, su 33 proposte ne sono rimaste 7 e a luglio verrà aggiudicata la gara al progetto che valorizzerà al massimo l'aspetto monumentale del Foro Italico. Ma non solo. Abbiamo realizzato, tra qualche diffidenza, due campi di padel ma ora saremo una delle quattro città al mondo ad ospitare, oltre a Messico, Francia e Qatar, l'evento mondiale Major Padel».


Sembra proprio innamorato del Foro Italico.
«Io sono nato a Bari e sono cresciuto a Roma. Ho seguito le gesta dell'Italia che vinse la Coppa Davis. E poi quando penso a uno stadio, io penso all'Olimpico. È qui che vedevo le partite con mio padre».


Per che squadra tifa?
«Per quella che ha vinto la Coppa Italia. Una tradizione di padre in figlio. Solo mia moglie è juventina».


L'Olimpico non andrebbe sfruttato di più?
«Certo. Non può lavorare un giorno su sette. E così sarà. Abbiamo aperto il tour ai cittadini dalle 10 alle 18. E quest'estate finalmente tornano tre grandi concerti con Cremonini, Venditti e De Gregori e Mengoni».


Ma il presidente di Sport e Salute che sport pratica?
«Il tennis. Proprio domani giocherò».


Con chi?
«Con mio figlio. Mi straccerà. Ma almeno mi alleno un po': sabato gioco all'evento Tennis and Friends».


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Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Maggio 2022, 14:55
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