Rossi furioso: "Marquez guardaspalle
di Lorenzo. Ero sicuro del loro biscottone"

Rossi furioso: "Ero sicuro del biscottone di Lorenzo e Marquez"
VALENCIA - Il viso sorride, gli occhi no. Nell'affollatissima sede della Yamaha si presenta ai giornalisti un Valentino Rossi che tenta di tenere a bada rabbia e delusione di chi è convinto di essere stato privato di un Mondiale con l'inganno (il »biscottone« aveva infatti definito a botta calda il finale del campionato MotoGp). Ma non ci riesce. »È stato un mondiale normale fino a Motegi, poi è successo qualcosa che non ha precedenti in questo sport - esordisce - Marquez ha fatto da guardaspalle a Lorenzo, da Phillip Island ha deciso che il titolo non dovevo vincerlo io. Perché? Chiedetelo a lui«. Se delitto perfetto c'è stato, per ora manca il movente. »In Australia è stata segnata la mia sorte. Ero decisamente più veloce e potevo chiudere il discorso - è stata la ricostruzione di Rossi -. Marquez ha tenuto un comportamento imbarazzante. Poi, quando ho saputo che qui sarei partito ultimo, ho capito non avevo più speranze. A Valencia lui ha deciso di finire il lavoro. Oggi gli ultimi giri sono stati uno spettacolo penoso: andava al doppio della velocità di Lorenzo, eppure gli è rimasto sempre dietro. Secondo me nel casco godeva al pensiero che io avrei assistito senza poter fare nulla. Però sono contento perché ora il suo piano è evidente a tutti«. Rossi ha aggiunto di essere »sorpreso dalla posizione della Honda, che ha appoggiato la strategia dei propri piloti per far vincere una Yamaha«. La casa di Tokyo ha ribattuto che sarebbe stato Rossi a creare questo clima avvelenato. In uno sport così rischioso da simili precedenti non può nascere nulla di buono. »Ho paura di quello che potrà accadere nel 2016 - ha concordato Valentino - Uno come Marquez, che decidere di non vincere delle gare pur di danneggiare un altro pilota, non ha limiti«. Ma se quelle di Rossi erano certezze più che sospetti, perché non ha cercato di mettere sull'avviso i vertici del Motomondiale? »Gli ho detto giovedì scorso quello che sarebbe successo oggi - l'amara risposta - Mi hanno assicurato che sbagliavo. Invece...«. Resta tanta amarezza ed il »biscottone« spagnolo che sarà difficile da digerire. Ed una convivenza con Lorenzo tutta da ricostruire: »In pista il titolo l'ha meritato, ma fuori si è comportato male. In Malesia ha perso un occasione per stare zitto. Si vede che o è particolarmente stupido, o aveva la coda di paglia perché erano d'accordo«. Altro che muro nel box, l'anno prossimo la Yamaha dovrà stendere il filo spinato.
Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Novembre 2015, 21:40
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