«Ci sono molte ragioni se sono stata finora riluttante nel condividere la mia storia, ma ora so che non è colpa mia», scrive Biles sotto l'oramai famoso hashtag #MeeToo, unendosi così alle altre 140 donne che hanno già accusato Nassar di abusi come medico della nazionale di ginnastica statunitense e della squadra del Michigan State.
La sentenza per sette casi di abuso è attesa questa settimana in una corte del Michigan, con Nassar che rischia l'ergastolo. E con già alle spalle una condanna in carcere pesantissima per possesso di materiale pedopornografico. Biles parla di «comportamenti assolutamente inaccettabili, disgustosi e violenti da parte di chi mi era stato detto di fidarmi». «Per troppo tempo - conclude la campionessa - mi sono chiesta 'sono stata io troppo ingenua? È stata colpa mia?'. No, non è stata colpa mia. No, non devo accollarmi colpe che sono di Larry Nassar, della federazione e di altri».
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Gennaio 2018, 18:08
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