Sharapova: "Tornerò a giocare". Nadal
la attacca, la Snai rimborsa le giocate

Sharapova: "Tornerò a giocare". Nadal la attacca, la Snai rimborsa le giocate

di Marco Lobasso
ROMA - La bella Maria si sveglia e posta su Facebook: «Sono determinata a giocare di nuovo a tennis e spero di avere la possibilità di farlo». Riparte così la storia di doping in cui è coinvolta la Sharapova che lunedì scorso a Los Angeles si è autoaccusata di essere risultata positiva a un controllo agli Australian Open. La russa è già pronta a ripartire. I suoi fan, tantissimi, le rispondono felici, la caricano, la spingono alla rinascita. E tornano anche gli sponsor. Anzi, non vanno via: le giurano fedeltà. Rifle e Head in prima fila, che ribadiscono fedeltà e accordi. 

C’è comunque una nota stonata, anzi due, in questa telenovela doping della ex numero 1 del mondo. La prima è rappresentata dalla clamorosa decisione della agenzia di scommesse Snai di rimborsare ai propri clienti le giocate contro la Sharapova. Nello specifico, si tratta degli antepost per i tornei del Roland Garros 2014 e di Roma 2015, vinti entrambi dalla bella russa. «Snai non vuole anticipare le decisioni della giustizia sportiva - è scritto in una nota - ma interpretare il sentimento comune dei propri clienti».

L’altra nota negativa per la giocatrice russa è rappresentata dalle dichiarazioni al veleno dell’ex numero 1 Rafa Nadal. «Maria ha sbagliato e per me deve pagare». Poi l’iberico si scaglia contro l’ex ministro francese della sanità che l’aveva accusato di doping in una trasmissione televisiva: Nadal, secondo Roselyne Bachelot, sarebbe stato trovato positivo nel 2012 e per quello fermato con un “silent-ban”. La reazione del clan Nadal non si è fatta attendere. Toni Nadal: «Rafa dovrebbe intraprendere una azione legale». E lo stesso Rafa ha poi aggiunto: «Non ho mai preso niente, né avuto la tentazione di farlo».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Marzo 2016, 08:59
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