Schwazer prepara il ritorno: "Grazie a Sandro
Donati sarò forte anche senza doping"

Schwazer prepara il ritorno: "Grazie a Sandro ​Donati sarò forte anche senza doping"

di Daniele Petroselli
ROMA - Dimostrare che si è forti anche senza doping. Alex Schwazer è pronto a ripartire e lo fa con il simbolo della lotta antidoping, il professor Sandro Donati e l'associazione di Don Ciotti Libera.





Il marciatore altoatesino, squalificato fino ad aprile del 2016 dopo essere stato trovato positivo ad un controllo prima dell'Olimpiade di Londra del 2012, si dice carico: «Senza il progetto che abbiamo costruito insieme forse non sarei tornato. Sarebbe stato insopportabile tornare e sentirsi dire 'sei dopato'. Ora sfido tutti quelli che hanno dei dubbi. La mia idea è di tornare a sfidare avversari e cronometro, ma anche riabilitare la mia credibilità. Voglio fare qualcosa che va oltre ciò che gli atleti fanno a livello di antidoping».



Dunque controlli costanti, anche a sorpresa, senza la famosa ‘finestra oraria', l'ora quotidiana in cui un atleta si rende reperibile per il controllo antidoping. E allenamenti (a Roma), alloggio e pratiche mediche tutte sostenute da lui. «Temo di fallire? Non ho questa paura – dice Schwazer - Ho vinto le mie gare importanti senza doping. Sarebbe più triste chiudere così, senza farlo capire».



Certo che però il sogno Rio 2016 pare improbabile, visto che il codice etico vuole che un atleta con più di due anni di squalifica non indossi più la maglia azzurra: la speranza comunque c'è. «Vogliamo lanciare un segnale anche a livello mondiale – dice Donati - tornare a rendere più credibile lo sport. Credo che Alex tornerà a grandi livelli». E sulla squalifica della ex Carolina Kostner dice: «Mi dispiace per tutto quello che è successo. Se sarò chiamato a testimoniare a Losanna al Tas lo farò».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Aprile 2015, 12:22
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