Rey Mysterio a Leggo: "Il sogno?
Wrestling al Colosseo" -Foto/Video

Rey Mysterio a Leggo: "Il sogno? Wrestling al Colosseo"

di Marco Lobasso
ROMA - ll wrestler pi famoso del mondo, Rey Mysterio, a Roma per tornare grande dopo un periodo di pausa. A Leggo ha parlato dei suoi esordi in Messico, delle sue mille maschere e della sua voglia infinita di sentirsi supereroe e idolo dei tifosi. Da anni nel cuore di generazioni di ragazzi appassionati di wrestling, il 15 maggio riempir il Palalottomatica, insieme alle altre star, in una mega-esibizione da tutto esaurito.



A Leggo ha promesso di tornare presto e portare in redazione una maschera dedicata al nostro giornale, con la scritta Leggo in un’ala del falcone, uno dei suoi simboli pi amati.





Il video (di Emiliana Costa):









L'INTERVISTA



Rey Mysterio, Il più piccolo e il più famoso dei wrestler internazionali, temuto per il suo talento, per la sua rapidità e ammirato per le sue incredibili maschere dai mille colori.



Come nasce questo vezzo che lo ha reso popolare quanto un supereroe?

«In Messico i lottatori in maschera rappresentano una tradizione. Io vengo da lì; mio zio era lottatore. La prima volta che la indossai fu a Ticuana, in un combattimento di provincia. Sono di taglia piccola, mi soprannominarono Colibrì. Mi sono sentito come un supereroe perchè ho visto la gente esaltarsi ed applaudirmi. Da quel momento non ho più rinunciato a mascherarmi».



Il 15 maggio Mysterio si esibirà al Palalottomatica. Sarà uno show, anche se sarebbe stato più bello al Colosseo, come i Gladiatori.

«E’ il mio sogno, il più grande sogno che ho. Combattere lì, al centro di quella arena mi darebbe energie incredibili; mi sentirei invincibile. Oggi è un sogno, in futuro chissà».



Tra i tanti grandi avversari affrontati in carriera, chi è quello che non può dimenticare?

«Eddie Guerrero, che purtroppo non c’è più. Era un avversario leale, un amico, un fratello, un compagno di avventura. Lo ricordo e lo porto sempre con me. Lo sento vicino sul ring, anche se sarebbe bello potesse essere oggi il mio allenatore (indossa un polsino con su scritto ED, le iniziali dell’amico lottatore, ndr)».



Gli stilisti fanno a gara per firmare le sue maschere. Le ultime portano la griffe di Gucci, ma in passato anche quelle di Louis Vuitton.

«Gucci è un grande stilista, onorato si sia interessato a me. Quando c’è stato il contatto io e mia moglie ci siamo entusiasmati. Siamo appassionati dei marchi famosi».



Mysterio e la politica negli Usa, in ripresa decisa rispetto all’Italia.

«Sì ma Obama parla tanto e ci aspettiamo più fatti da lui. Comunque della politica in famiglia si occupano soprattutto mia moglie e mio suocero. Io mi concentro a lottare».



Rey Mysterio a maggio sarà a Roma anche per la Komen Race, testimonial di una corsa di solidarietà di cui ne ha condiviso spirito ed entusiasmo.

«Ho vissuto un’esperienza significativa, conclusa bene: mia suocera ha sofferto per un cancro alla mammella; ne ha subito l’asportazione ma ne è venuta fuori. Ringrazio Dio che è andata così. Per questo sono ancora più vicino alla Race of the Cure, ne sposo il significato, gli obiettivi e sarò lì con voi».



Un lottatore cattolico, innamorato della famiglia e dei sentimenti veri. Con la gente Mysterio vuole condividere l’amore per lo sport e per la vita.

«Io combatto per lo sport e per la vita. Credo che alla vita e ai suoi momenti tragici bisogna dare il giusto valore. Per questo porto come esempio proprio mia suocera e il suo dramma finito bene: è riuscita a prendere tutto con ironia, anche i momenti bui, e l’ha insegnata a me e alla mia famiglia. Dopo l’operazione fece una doccia e uscendo disse: ho scoperto che mi hanno rubato un seno. Non l’ho mai dimenticato».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Marzo 2014, 13:20
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