Red Bull lancia “One Extraordinary Year”: il documentario che racconta gli atleti d’elite dell’anno

Red Bull lancia “One Extraordinary Year”: il documentario che racconta gli atleti d’elite dell’anno

Red Bull presenta “One Extraordinary Year” un documentario che parla delle storie personali di atleti d’elite, provenienti da diversi paesi, alle prese con la complessità di un anno molto difficile.

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Per lanciare il documentario c’è un contenuto speciale sul nostro Matteo Berrettini: una serie di video, alcuni girati dal tennista romano con il suo smartphone, che ci danno la possibilità di entrare dietro le quinte di questi mesi, partendo dalla quarantena a Melbourne prima degli Australian Open, passando per l’infortunio che lo ha costretto al forfait negli ottavi, fino ad arrivare al ritorno alla vittoria all’ATP 250 di Belgrado. Per migliaia di atleti in tutto il mondo, gli ultimi 12 mesi dovevano essere l'ostacolo finale prima delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Un anno per raggiungere il massimo delle performance, focalizzare la mente e inseguire il sogno. Poi è arrivata la pandemia, il mondo si è fermato e lo sport con lui. Gli atleti che si erano allenati tutta la vita per esibirsi sulla scena mondiale sono rimasti bloccati.

Per loro sarebbe stato un anno come nessun altro: Un Anno Straordinario. Il documentario racconta appunto che gli atleti, come tutti noi, hanno superato momenti difficili, sono cresciuti a livello personale e professionale per rimanere al top nel loro campo e si sono spinti verso un futuro incerto. Per alcuni che in precedenza non ce l’avevano fatta a qualificarsi o erano stati esclusi dai Giochi per infortunio, sarebbe stata la seconda possibilità per farcela. Mentre per altri sarebbe stato un ostacolo troppo lontano, poiché la ricompensa per anni di "sangue, sudore e lacrime" è scivolata loro tra le dita. "Era come correre una maratona e quando stai per finire ti dicono all'improvviso che hai altri 20 km da correre", dice la velista argentina Ceci Carranza.

Quattro storie di atleti chiave sono alla base di One Extraordinary Year:

• I velisti Santi Lange e Ceci Carranza, già vincitori di una medaglia d’oro a Rio faticano a trovare l'armonia, isolati in Europa lontani dalla famiglia, fra l'ossessione di Santi di vincere a tutti i costi e il desiderio di Ceci di diventare madre “ed essere più umana”.

• Per lo schermidore americano di origine britannica Miles Chamley-Watson l'anno è una seconda possibilità di qualificarsi per i Giochi: "Mi vedo sul podio", dichiara con tono roboante, ma dovendo combattere contro l'ADHD, con un grave infortunio al ginocchio e con un vortice di idee inebrianti, l'oro olimpico può sembrare un miraggio per questa superstar iperenergetica del fioretto.

• “Il Covid ha cambiato tutto,” afferma l’eptatleta britannica Niamh Emerson, il terzo pilastro della storia. Nel 2018 si è strappata un tendine che le ha impedito di competere per i successivi due anni. L'anno in più le ha dato una seconda possibilità per il successo olimpico. Mentre si spinge a "essere la migliore al mondo", cammina sul filo del rasoio tra infortunio ed esclusione, la massima prestazione e una medaglia. Per Niamh, "Arrendersi non è un'opzione!"

• In Norvegia, i migliori “beacher” del mondo Christian Sørum e Anders Mol, alias i ‘Vichinghi’ del volleyball, si ritrovano bloccati a casa di fronte alla prospettiva di vedere la loro collaborazione nel campionato mondiale dilaniata da un infortunio: "Lo scenario peggiore in cui non possiamo qualificarci per i Giochi", si lamenta Christian, "È stato il nostro obiettivo sin da quando eravamo bambini".

One Extraordinary Year offre una visione cruda delle loro fatiche dentro e fuori dal campo, mentre aspettano che le nuvole della tempesta COVID-19 si diradino. "Dopo una tempesta ci sentiamo più forti", riflette la velista argentina Ceci. "Sono ottimista per quello che verrà".

One Extraordinary Year sarà disponibile per lo streaming su Red Bull TV con FIRE TV!


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Luglio 2021, 16:51