La nuotatrice è contraria agli atleti trans nello sport: aggredita dai manifestanti. «Voglio difendere la categoria donne»

Riley Gaines ha dichiarato che dopo il brutto episodio che l'ha vista protagonista a San Francisco, il suo seguito sui social è raddoppiato

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di Redazione web

Riley Gaines è un'ex nuotatrice americana che è anche attivista nel campo sportivo: l'atleta, infatti, desidera difendere quanto più possibile la categoria femminile dello sport, nel suo caso il nuoto. Proprio per questo, partecipa a molte conferenze in varie università statunitensi per raccontare la sua esperienza: quando ha gareggiato contro Lia Thomas, la nuotatrice transgender. Riley, però, è stata aggredita da una folla di manifestanti a sostegno dei diritti degli atleti transgender

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La vicenda

Riley Gaines ha raccontato ciò che le è capitato ai microfoni di Fox News: «Il 6 aprile sono stata invitata a visitare la San Francisco State University per fare esattamente quello che faccio sempre: condividere la mia esperienza personale riguardante la gara Lia Thomas, nuotatrice nata come maschio biologico e spiegare perché è fondamentale proteggere la categoria femminile nello sport. Quando ho accettato l'invito sapevo che ci sarebbe stato chi non si sarebbe trovato d'accordo con la mia opinione ma a me piace molto confrontarmi anche con pareri diversi dal mio, in questo modo si può crescere e guardare le cose sotto un altro punto di vista. Ciò che, però, è successo mi ha spaventata molto perché al termine del mio discorso una folla di manifestanti mi ha aggredita e sono stata scortata fuori dalla stanza da un agente di polizia del campus che mi ha portata in un'altra stanza dove sono rimasta chiusa per tre ore». 

Le conseguenze dell'aggressione

Riley Ganes parla anche delle conseguenze che la sua aggressione ha avuto: «Il piano dei manifestanti che volevano zittirmi, si è ritorto contro di loro. Infatti, da quando ho raccontato ciò che mi è successo, ho ottenuto molta visibilità sui social e il sostegno pubblico in tutto il mondo per proteggere lo sport delle donne e i diritti basati sul sesso è salito alle stelle». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Aprile 2023, 19:28
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