Manuel Bortuzzo da Giancarlo Magalli: «Le pene a chi mi ha sparato non cambiano la mia situazione. Ora sogno le Paralimpiadi»
di Silvia Natella
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Da sportivo qual è, il ventenne non si è arreso e si è posto nuovi obiettivi, come quello di prendere una patente di guida speciale: «A questo (mostra il documento in tv) attribuisco un valore simbolico. Non riesco a stare in casa e quello che cerco di fare capire sempre è che se ce l'ho fatta io ci può riuscire chiunque». Rientrare in vasca non è stato facile non solo a livello fisico, ma anche emotivamente: «Una parte importante del mio percorso è sempre stato il nuoto. Il rientro in acqua è stato bellissimo, ma il primo approccio alla piscina è stato doloroso. L' importante è assimilare, accettare il cambiamento e andare avanti».
Alla domanda sulle Paralimpiadi risponde: «Ci stiamo lavorando. Io mi preparo, mi alleno, sono comunque Olimpiadi e ci vuole tempo. Io il mio lo faccio e poi si vedrà. S eil proiettile fosse entrato 12 millimetri più in basso non sarei neanche qui. Per fortuna non è arrivata la mia ora e sono felice».
Le persone che lo hanno ferito sono state condannate a 16 anni in primo grado, ma a lui non importa: «La giustizia fa il suo percorso, ma non mi tocca. La situazione non cambia». «La speranza è che ricominci a camminare mentre stanno ancora in galera», sottolinea il conduttore. «Sarà sicuramente così», precisa Manuel. Il giovane ha scritto un libro sulla sua esperienza: «Quando mi è stata fatta questa proposta per un attimo ho pensato di non essere coerente visto che non ho mai letto molti libri, ma mi piace l'idea di lasciare un messaggio che possa dare speranza a tanti ragazzi che vivono la mia situazione».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Febbraio 2020, 19:24
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