Malagò squalificato, guerra aperta
col presidente della Federnuoto Barelli

Malagò squalificato, guerra aperta ​col presidente della Federnuoto Barelli

di Marco Lobasso
ROMA - I due presidenti in guerra anche ieri, il giorno dopo la tempesta scatenata dalla Fin, con la decisione di squalificare Giovanni Malag per 16 mesi. Il presidente del Coni infuriato e lo dice apertamente: Lo sport italiano pensa sia una vergogna la squalificata che mi hanno inflitto. La polemica con Barelli? Sinceramente volo pi in alto, ha detto.





Malagò era stato squalificato perché tesserato Fin come presidente dell'Aniene Roma, per aver espresso giudizi lesivi della reputazione della Federnuoto in merito a una presunta doppia fatturazione della Fin. Ancora più ironico: «Siamo sereni e quasi divertiti per questa squalifica - aggiunge -. Non c'è senso a tutto questo. Se dichiarazioni non mie riportate dagli uffici del Coni hanno portato a questo, dico che la nostra riforma della giustizia sportiva è sacrosanta».



Di più, Malagò fa anche un riferimento a Disciplinare e Corte d'Appello della Fin: «Farò ricorso, certo. Ma se ci fossero meno parenti a giudicare forse sarebbe una buona cosa». Considerato che il presidente della Caf è Maruccio, cognato di Sansonetti, che ha condannato Malagò.



La replica di Barelli, numero 1 della Federnuoto, non si fa attendere: «Il presidente si assuma la responsabilità delle sue parole. Cosa doveva fare la Fin? Sdraiarsi e arrendersi alle sue dichiarazioni. ».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Ottobre 2014, 10:19
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