Laura Rogora: «Arrampicarmi è la mia vita. Sogno Parigi 2024»
di Fabrizio Ponciroli
Dove nasce la sua passione per l’arrampicata?
«Ho scoperto questo sport grazie a mio padre, appassionato di montagna e arrampicate. Da piccola facevo anche ginnastica artistica ma, alla fine, mi piaceva più arrampicarmi e così ho fatto la mia scelta»
Scelta che l’ha portata fino alle Olimpiadi di Tokyo.
«Era la prima volta dell’arrampicata come sport olimpico. Anche se non ho raggiunto i risultati che volevo, è stata una bellissima esperienza nonostante le restrizioni. Ora punto alle Olimpiadi di Parigi».
Come spiegherebbe il suo sport a chi non lo conosce?
«E’ semplice, bisogna arrivare in cima, facendo percorsi sempre più difficili. Ci sono tre specialità: Speed, Boulder e Lead. La mia specialità è il Lead. Si ha un solo tentativo e bisogna arrivare più in alto possibile. Serve tanta resistenza nella mia specialità».
Lei ne ha molta, visto che la vita che fa.
«Sono nata a Roma, vivo a Trento. Mi alleno a Milano, c’è il centro federale provvisorio per quest’anno e ci si allena lì. Inoltre, direi che Milano è anche la città con più palestre per l’arrampicata, quella dove questo sport ha preso di più. In generale, è una disciplina sempre più seguita e praticata».
Cosa le piace fare quando non è impegnata in allenamenti e gare?
«Studio matematica e quando ho tempo, vado a fare arrampicate con gli amici… Non guardo tanto la tv e ascolto poco la musica, mi piace arrampicarmi, è la mia passione».
Prossimi obiettivi?
«Il più importante arriva ad agosto, con i Mondiali a Berna in Svizzera. Speriamo di far bene».
riproduzione riservata ®<QR>
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Marzo 2023, 06:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA
